Lockdown locali per le varianti, premier e ministri convinti: contagi su per altri 15 giorni, ma a Pasqua la curva scenderà

Lockdown locali per le varianti, premier e ministri convinti: contagi su per altri 15 giorni, ma a Pasqua la curva scenderà
di Marco Conti
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Sabato 6 Marzo 2021, 06:29 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:02

La variante inglese avanza e a Palazzo Chigi non sono sorpresi anche se la preoccupazione resta. Si calcola che l'onda dei contagi continuerà a crescere per altre due settimane per poi abbassarsi. Magari proprio a ridosso di Pasqua, come sperano molti presidenti di regione che, avendone ora l'opportunità, si affrettano a chiudere le scuole. Ma che sia quello il momento per riaprire è da escludere perché ad aprile la campagna vaccinale entrerà nel vivo e rischia di complicarsi qualora la pandemia fosse di nuovo fuori controllo.

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LA TINTA


Anche se le misure di contenimento scattano su dati che fanno riferimento ai quindici giorni precedenti, vengono giudicate ancora in grado di contenere la pandemia soprattutto perché lasciano alle Regioni la possibilità di intervenire autonomamente. Così ha fatto la Lombardia, come cambiano di colore molte altre Regioni che sono costrette ad accelerare la chiusura delle scuole e degli esercizi previsti nella fascia, anche se poi, è il caso dell'Abruzzo, i parrucchieri restano aperti anche laddove si colora di rosso. Un fai da te regionale che infatti si completa con la possibilità che hanno le amministrazioni locali di decretare specifiche chiusure in aree provinciali regolando anche chi potrà restare comunque aperto.

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Il monitoraggio delle curve epidemiologiche continua. Non si escludono nuovi provvedimenti anche se quello di ieri l'altro sarà probabilmente l'ultimo dpcm visto che la promessa del premier è di procedere d'ora in avanti con il solo strumento del decreto che immediatamente arriva in Parlamento.

Anche se il principale impegno del presidente del Consiglio è sul fronte dei vaccini, l'andamento dei contagi viene tenuto costantemente sotto osservazione nella consapevolezza che le misure prese nell'ultimo dpcm - come la chiusura delle scuole non solo nelle zone a fascia rossa - avranno bisogno di un paio di settimane prima di sviluppare effetti. Se la curva dovesse peggiorare potrebbero esserci altri interventi soprattutto in vista della Pasqua dove è prevedibile un aumento della circolazione delle persone.

 


Si allontana quindi l'idea caldeggiata in tv - con rammarico - da più di un virologo di un lockdown generale, e nessun anticipo del coprifuoco che resta fissato per le 22 in ogni fascia di rischio. L'approccio del governo-Draghi è diverso dall'esecutivo che lo ha preceduto soprattutto per il coinvolgimento delle amministrazioni regionali costantemente in contatto con la ministra Maria Stella Gelmini che vigila sui provvedimenti che vengono adottati dai governatori e che porta sul tavolo dei Consiglio dei ministri le richieste dei presidenti. E se Marsilio, presidente dell'Abruzzo arancione, decreta alcune zone rosse con specifici divieti, alza le mani - scaricando sul governo - il governatore della Puglia Emiliano che giudica «timide» le misure adottate e sostiene che l'esecutivo «ha praticamente privato le Regioni di tutti i poteri». Non la pensa così anche il presidente della Sicilia Nello Musumeci che è in zona gialla, ma ha comunque deciso di chiudere le scuole in molti comuni.

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Sino al 27 marzo sarà impossibile spostarsi in seconde case, a meno che non siano di proprietà e ci si muova con il solo nucleo familiare e si esca e si vada in una regione gialla o arancione. Ma sempre dal 27 si potrà andare per musei.
 

Regioni, mappa colori: Campania e Romagna zona rossa (anche 2 province emiliane). Friuli-Veneto arancio, scuro Lombardia e metà Piemonte

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