Lockdown, il governo ora valuta il "modello Merkel": si punta ad una stretta per Natale e Capodanno

Lockdown, il governo ora valuta il "modello Merkel": si punta ad una stretta per Natale e Capodanno
di Francesco Malfetano
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Dicembre 2020, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 16:06

Quando la cancelliere tedesca Angela Merkel ha annunciato il «lockdown duro» per l'intera Germania a partire da questo mercoledì (16 dicembre), anche i meno "rigoristi" in Italia hanno iniziato a farsi delle domande sulla prospettata terza ondata. Così, nel giro di un paio di giorni, il focus della discussione è stato completamente ri-orientato: dalle deroghe alle strette. D'altronde se i comportamenti dei cittadini sono quelli visti nel weekend (in qualche legittimati da aperture e incentivi concesse dal governo) e quelli prospettati per Natale e la fine dell'anno (con casali affittati in massa per non rinunciare ai veglioni), sarebbe solo questione di tempo prima di dover rimettere in discussione ogni allentamento delle misure restrittive conquistato fino a questo momento. Per questo, già da oggi, l'Italia potrebbe stabilire una sorta di nuovo lockdown duro che, proprio sul modello tedesco, imponga nuove serrate nei giorni di festa

LA STRETTA
In pratica sul tavolo c'è un giro di vite che, propugnato dal Pd e dall'ala più rigida del governo (Roberto Speranza, Francesco Boccia e Dario Franceschini) e ora supportato anche dagli altri (in primis Iv ma anche il M5s), sarà al centro di un incontro che terrà stamattina il sempre prudente Cts con i diversi capidelegazione.

La stretta appare tutto sommato inevitabile anche se, già in partenza, si presenterebbe con una sola eccezione, peraltro già annunciata al Parlamento. Ovvero il via libera alla mobilità tra i Comuni limitrofi con meno di 5mila abitanti e per non più di 30 chilometri.

Per il resto lo schema con cui gli italiani potrebbero dover convivere a partire già da questo settimane sembra un'applicazione del modello "arancione" (e quindi delle zone in fascia di rischio moderato) alle aree che in base al monitoraggio dell'Iss sono classificate come "gialle". Una sorta di retrocessione di massa per tutte le regioni in zona arancione, al fine di evitare la zona rossa nazionale all'inizio del prossimo anno. Per cui le linee guida potrebbero essere più o meno negozi aperti, ristoranti chiusi e divieto di superare i confini del proprio Comune. Non proprio una zona rossa quindi, ma quasi.

I TEMPI
Nel corso dell'incontro di questa mattina, tecnici e politici, dovranno anche stabilire le modalità in cui la stretta potrebbe essere più efficace. Al momento le ipotesi sul tavolo sono due. La prima parla di una stretta a singhiozzo  che porterebbe ad un inasprimento delle misure valido già per sabato e domenica prossimi (19-20) che poi riprenderebbe dopo qualche giorno dal 24 al 27 dicembre e, infine dal 31 dicembre al 2 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. La seconda invece, come suggerito dal Cts già venerdì scorso, sostiene la necessità di un periodo più lungo in stile tedesco: da sabato prossimo fino al 10 gennaio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA