Terremoto toghe
Bonafede: serve
risposta istituzioni

Terremoto toghe Bonafede: serve risposta istituzioni
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Domenica 24 Maggio 2020, 17:33
ROMA «Il vero e proprio terremoto che sta investendo la magistratura italiana dopo il cosiddetto ‘caso Palamara’ impone una risposta tempestiva delle istituzioni. Ne va della credibilità della magistratura, a cui il nostro Stato di diritto non può rinunciare». Lo scrive su Facebook il ministro della Difesa, Alfonso Bonafede, che rilancia in particolare la proposta di riforma del Csm, sottolineando che la porterà in settimana all'attenzione della maggioranza.
«Nel mio discorso al Senato di mercoledì - scrive Bonafede - tra i progetti da cui ripartire nel settore della giustizia, ho fatto riferimento alla riforma del Consiglio Superiore della Magistratura: adesso non si può più attendere. Questa settimana porterò all'attenzione della maggioranza il progetto di riforma, su cui tra l'altro avevamo già trovato un'ottima convergenza poco prima che scoppiasse la pandemia». Al centro del progetto, spiega il Guardasigilli, «ci sono: un nuovo sistema elettorale sottratto alle degenerazioni del correntismo; l'individuazione di meccanismi che garantiscano che i criteri con cui si procede nelle nomine siano ispirati soltanto al merito; la netta separazione tra politica e magistratura con il blocco delle cosiddette 'porte girevolì». «Si tratta di leggi - afferma il ministro - di cui si parla da decenni: innovazioni non rinviabili su cui le istituzioni non devono dividersi ma, al contrario, devono compattarsi. Anche perché non sono norme 'contrò la magistratura ma a tutela della stragrande maggioranza di magistrati che ogni giorno, con passione e professionalità, lavorano per la tutela dei diritti di tutti i cittadini. Sono quei magistrati che non meritano di essere trascinati in un vortice di polemiche che mira a fare di tutta l'erba un fascio». «Come ho detto in queste settimane (in cui mi sono state addirittura attribuite, strumentalizzandole, decisioni che sono della magistratura), un uomo delle istituzioni non deve alimentare le polemiche ma - conclude - risolvere i problemi con i fatti».
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