È presto per dire se le decisioni del governo sull’assestamento di bilancio e sul congelamento dei risparmi sulla spesa pubblica quest'anno saranno sufficienti a evitare l'avvio della procedura europea sul debito contro l'Italia. In serata i capi di gabinetto dei commissari ne discuteranno sulla base della prima valutazione della coppia Dombrovskis-Moscovici per preparare la riunione di domani del 'collegiò. Ne emergerà l'orientamento che poi dovrebbe essere confermato, appunto, domani. La cosa certa è che le mosse italiane, a quanto risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor, aiutano ad avvicinare le posizioni tra Bruxelles e Roma: questo sarebbe il punto di vista della Commissione. Si tratta di capire se saranno necessari altri chiarimenti anche se a questo punto non ci sono più margini dati i tempi della decisione. Il problema aperto pare essere a questo punto se la procedura si arenerà, come è accaduto a dicembre perchè si ritiene che l'Italia sia grossomodo rispettosa delle regole Ue, oppure se sarà prorogata la scadenza per decidere sulla procedura oltre il primo agosto, in attesa delle scelte governative per il 2020. In questo caso la parola sarebbe ai ministri finanziari.
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