Liste Terzo Polo, ticket Renzi-Gelmini a Milano e Napoli. Calenda corre per il Senato, Boschi capolista nel Lazio e Calabria

Italia sul serio punta a frenare la corsa della destra in Senato, nella speranza di una «non vittoria» di Giorgia Meloni

Liste Terzo Polo, ticket Renzi-Gelmini a Milano e Napoli. Calenda corre per il Senato, Boschi capolista nel Lazio e Calabria
di Alberto Gentili
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Lunedì 22 Agosto 2022, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 16:28

La strategia di Carlo Calenda e Matteo Renzi è «chiara e definita». Italia sul serio punta a frenare la corsa della destra in Senato, nella speranza di una «non vittoria» di Giorgia Meloni per strappare «un pareggio nel proporzionale» di palazzo Madama. L'obiettivo: dare vita, dopo le elezioni, a «una maggioranza di larghe intese che tagli fuori Meloni e Conte e sostenga un nuovo governo Draghi». Da qui la decisione dei due leader di schierarsi sul fronte del Senato.

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Calenda è capolista nelle liste proporzionali di palazzo Madama nel Lazio (dove sfiderà Emma Bonino a Roma centro), in Veneto, in Emilia Romagna, in Sicilia.

Renzi invece guida nel proporzionale in Toscana, Campania e in Lombardia 1 e 2. Ciò non vuol dire che i due leader fuggano il confronto nei collegi uninominali, dove il centrodestra secondo i sondaggi dovrebbe farla da padrone. Calenda corre nell'uninominale di Roma 1 del Senato e in Veneto è primo di lista nel proporzionale di palazzo Madama davanti a Daniela Sbrollini. Nel collegio uninominale della Camera, nella Capitale, viene schierata la ministra della Famiglia Elena Bonetti che è candidata (sempre per il Senato) anche nella circoscrizione Veneto 2 e Calabria.

 


Per attrarre i voti moderati e di chi nel centrodestra non ha digerito la cacciata di Mario Draghi per mano (anche) di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, viene data dal Terzo polo forte visibilità alle ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini che hanno lasciato Forza Italia proprio dopo lo strappo del Cavaliere. La ministra del Sud è capolista alla Camera in Campania e in Puglia, sia nel proporzionale che nei collegi uninominali di Napoli e Bari. La responsabile degli Affari regionali viene schierata nell'uninominale del Senato a Brescia e a Bergamo e nel proporzionale del Senato a Milano, Brescia, Napoli e Bari dove farà ticket con Renzi che ha il ruolo di capolista. Sempre per il Senato, vera linea Maginot del Terzo polo, in un altro collegio uninominale del Milano è candidato Ivan Scalfarotto; mentre l'ex ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova corre nella sua Puglia e in Sicilia per il proporzionale di palazzo Madama.


Sul fronte della Camera, spazio a Maria Elena Boschi come capolista nel proporzionale nel Lazio e in Campania. Il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, è primo di lista in Friuli Venezia Giulia e in un altra circoscrizione della Campania dove è affiancato da Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare e della Difesa, da tempo schierato con Azione. Altro nome di spicco è quello dell'ex ministro piemontese Enrico Costa che, sempre per Montecitorio, corre nel collegio uninominale di Cuneo e nel proporzionale a Milano. Il presidente di Azione, Matteo Richetti si presenta nella sua Regione, l'Emilia Romagna, nel proporzionale della Camera; mentre il presidente uscente della commissione Finanze di Montecitorio Luigi Marattin si candida come capolista in due circoscrizioni proporzionali della Camera in Piemonte. Cosimo Maria Ferri, ex magistrato ed ex sottosegretario alla Giustizia nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, è nel proporzionale per Montecitorio in Liguria.


I TANTI EX FORZISTI
Numerosa, oltre alle ministre Gelmini e Carfagna, la pattuglia di ex di Forza Italia approdati e candidati da Azione dopo la caduta del governo Draghi. Osvaldo Napoli è presente nelle due circoscrizioni proporzionali del Piemonte dietro all'altra ex forzista Daniela Ruffino. E Giusy Versace, atleta paralimpica approdata ad Azione dopo essere stata eletta nel 2018 nel partito di Berlusconi, corre in Lombardia per una circoscrizione proporzionale di palazzo Madama. Da registrare, infine, l'attacco di Renzi per la scelta di Enrico Letta di candidare Laura Castelli, la viceministra uscente all'Economia ed ex grillina (transitata con Luigi Di Maio): «Il nuovo Pd candida Castelli, il nostro Pd candidava Pier Carlo Padoan. La differenza è netta. Chi vota il nuovo Pd vota Di Maio e Castelli. Ecco perché noi siamo altro, siamo altrove».

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