Libia, Putin convoca Haftar e Serraj: «A Mosca per negoziare la tregua»

Libia, Di Maio: «Bene la tregua, l'Italia ha fatto la sua parte»
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Domenica 12 Gennaio 2020, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 07:18

Il premier libico Fayez al Serraj è giunto a Istanbul, dove sta incontrando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Anche alcuni media pro Haftar segnalano violazioni al cessate il fuoco entrato in vigore dalla mezzanotte in Libia dopo che il governo di Serraj aveva denunciato violazioni della tregua. «Le milizie che fanno capo al governo di accordo nazionale libico hanno violato la tregua su più di un fronte con ogni tipo di armi, compresa l'artiglieria», ha affermato Al-Mabrouk Al-Gazawi dell'Esercito nazionale libico al sito informativo libico Al Marsad, assicurando tuttavia il rispetto dell'ordine del cessate il fuoco.

Intanto il generale Khalifa Haftar e il presidente del governo di accordo nazionale libico Fayez al Sarraj saranno «presto» a Mosca per rafforzare il cessate il fuoco e negoziare una possibile tregua. Lo ha detto il responsabile del gruppo di contatto del governo russo sulla Libia Lev Dengov, citato da Interfax. Dengov non ha saputo dire se ci sarà un faccia a faccia tra Haftar e Sarraj.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto nella mattinata di oggi alcune conversazioni telefoniche rispettivamente con il Presidente del Consiglio presidenziale libico Serraj, con la Cancelliera della Repubblica federale tedesca Merkel e con il Presidente della Federazione russa Putin. Al centro dei colloqui i recentissimi sviluppi sul dossier libico, con particolare riferimento all'attuale «cessate il fuoco» e alla prosecuzione del processo di Berlino.

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Parla anche Luigi Di Maio. «L'annuncio della tregua del conflitto in Libia da parte del presidente Serraj e del generale Haftar è una buona notizia, perché crea spazio di ulteriore dialogo. La strada da fare è lunga, ma la direzione è quella giusta». Lo scrive il ministro degli Esteri Di Maio su Facebook. «C'è ancora tanto lavoro da fare - aggiunge - ma quello di oggi è sicuramente un passo positivo dopo mesi di stallo. Nel raggiungimento di questo primo risultato, anche l'Italia ha fatto la sua parte».

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha sentito al telefono il suo omologo turco Melvut Cavusoglu. Al centro dei colloqui, secondo quanto si apprende, la crisi libica. I due in particolare hanno ribadito la volontà di un trilaterale Italia-Russia-Turchia. I ministri hanno anche rinnovato il loro impegno volto a rafforzare gli sforzi in corso per il successo della Conferenza di Berlino e l'ottenimento di un cessate il fuoco duraturo.
 

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