Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato questa sera a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Presidenziale libico, al-Serraj. Nel corso dei colloqui, cui hanno preso parte anche i Ministri degli Esteri Luigi Di Maio e Mohammed Taher Hammuda Siala - si legge in una nota - è stata esaminata l'attuale situazione sul terreno e il processo politico in atto sotto l'egida dell'Onu.
Da parte italiana è stato espresso il più ampio sostegno alla prosecuzione della road map prevista dal Processo di Berlino, in particolare dopo i primi incoraggianti progressi registratisi nei colloqui di Ginevra nell'ambito della Commissione Militare Congiunta e in vista del Foro di Dialogo Politico Libico che si terrà il prossimo 26 ottobre.
L'importanza di un «sostegno coeso alla stabilizzazione della Libia, lungo le linee delineate dalle Nazioni Unite e nell'alveo del Processo di Berlino» ed «il fermo sostegno dell'Italia al raggiungimento di un reale accordo di cessate il fuoco in seno al Comitato Militare Congiunto 5+5 che si riunisce in questi giorni a Ginevra e all'avvio del Foro di Dialogo Politico Libico» sono stati anche i punti fermi espressi dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella videoconferenza che si è tenuta sempre oggi per la XVI Riunione Ministeriale del «Dialogo 5+5» sul tema «Together for collective security and partnership in the Western Mediterranean».
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La riunione, organizzata dalla co-presidenza tunisina-maltese, coincide con il trentesimo anniversario della Dichiarazione di Roma, che istituì questo formato di consultazione. Oltre all'Italia, hanno partecipato i Ministri degli Esteri di Tunisia, Malta, Algeria, Spagna, Francia, Libia, Marocco, Mauritania, Portogallo, nonché l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea e le principali organizzazioni regionali coinvolte: Fondazione Anna Lindh, Unione per il Mediterraneo, Unione del Maghreb Arabo e Assemblea Parlamentare del Mediterraneo.