Letta a Catania: «Chinnici migliore candidata per l'Isola». Ed è scontro con la Lega sui fondi europei

Il segretario del PD attacca M5S e Centrodestra sulla caduta del governo Draghi e sull'emergenza bollette

Enrico Letta in Sicilia con a candidata alla regione Roberta Chinnici
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Lunedì 5 Settembre 2022, 19:00

La campagna elettorale di Enrico Letta fa tappa in Sicilia, dove il prossimo 25 settembre si vota anche per il rinnovo della giunta regionale. «Caterina Chinnici è di gran lunga la migliore candidata per il futuro dell'Isola», ha affermato arrivato a Catania il segretario dem. Chinnici al momento è indietro nei sondaggi rispetto all'avversario di centrodestra, l'ex presidente del Senato Renato Schifani, candidato da Forza Italia.

La corsa siciliana è particolarmente sentita in casa PD dal momento che proprio sull'isola lo scorso 22 agosto il capo politico del M5S Giuseppe Conte aveva dato il colpo di grazia all'ultimo residuo del campo largo, ritirando l'appoggio del suo partito a Chinnici.

Interpellato sull'argomento, Letta ha risposto in maniera sbrigativa. «Io mi limito a dire questo: per me la parola data, la stretta di mano e l'impegno preso dinanzi agli elettori sono le cose più importanti», ha dichiarato, rimettendo poi alle urne il giudizio sullo strappo dei Cinque Stelle.

I temi sul tavolo elettorale

Ma le regionali sono solo una parte della sfida e le ultime previsioni vedono il centrosinistra indietro anche in campo nazionale. «In queste tre settimane il nostro obiettivo principale è parlare a quel 40% che oggi si dice indeciso o intenzionato ad astenersi», ha detto non a caso Letta.

A Catania le domande vertono sui temi più sentiti che la difficile situazione internazionale impone alla campagna elettorale: «Il caro bollette è diventato insopportabile per imprese e famiglie», ha affermato Letta, auspicando che il Consiglio dei ministri dell'Energia dell'UE in programma il prossimo 9 settembre trovi delle soluzioni per limitare la corsa del prezzo dell'energia. «Ci aspettiamo che il governo, come da noi proposto raddoppi il credito di imposta per le imprese energivore», ha aggiunto prima di rilanciare la bolletta della luce sociale per le famiglie con l'ISEE basso.

Non mancano le stoccate agli avversari: «Non ho ancora capito che motivi abbia avuto Conte per far cadere il governo, ma avere un esecutivo non nei suoi pieni poteri fa sì che sul tema bollette non si possa fare tutto il possibile», ha detto tornando ad attaccare i grillini. Al centrodestra è stato rimproverato ancora l'atteggiamento ambiguo nei confronti della Russia. «Putin ci ricatta: o togliete le sanzioni o smettiamo di darvi il gas. In questo contesto le ambiguità di Salvini e Berlusconi sono intollerabili».

Lo scontro con i ministri leghisti

Prima di spostarsi a Palermo per il prosieguo del tour, Letta ha accusato anche i ministri leghisti di star bloccando l'erogazione dei finanziamenti del Fondo Coesione e Sviluppo dell'Unione Europea per il Mezzogiorno. «Per la Sicilia questi fondi europei valgono sei miliardi di euro per i prossimi sei anni. Il fatto che i ministri leghisti li stiano bloccando è uno scandalo. Chiediamo all'esecutivo di operare questa ripartizione».

«I ministri della Lega si attengono strettamente alle regole e direttive del presidente del Consiglio. Dunque, al contrario di quanto afferma il segretario del PD, non acceleriamo, né blocchiamo alcun iter seguendo volontà politiche personali», hanno replicato poco dopo in una nota congiunta i ministri Erika Stefani, Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti.

Gas, Putin:

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