Legittima difesa, il tabaccaio Birolo sparò al ladro nel suo negozio: «Ora mi sento protetto»

Legittima difesa, il tabaccaio Birolo uccise il ladro nel negozio: «Ora mi sento protetto»
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Giovedì 28 Marzo 2019, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 14:11

​Legittima difesa, il tabaccaio Birolo uccise il ladro nel negozio: «Ora mi sento protetto». Con questa nuova legge sulla legittima difesa, «mi sento più protetto. Mi sembra corretto che lo Stato e la magistratura siano più vicini al cittadino onesto e puniscano il criminale che si introduce in casa tua di notte». Lo afferma Franco Birolo, il tabaccaio di Civè, in provincia di Padova, che sparò ai ladri che si introdussero nel suo negozio di notte.

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La legge «va a tutelare tutti i cittadini, nessuno escluso. Quando la magistratura ti permette o ti dà maggiori spazi di reazione durante un'aggressione questo va a beneficio delle persone per bene, che stanno a casa propria e hanno il dovere di difendere i familiari», osserva Birolo che rimarca: questa legge «è una cosa che aspettavamo da anni, noi vittime coinvolte in fatti di questo tipo».



«Non si può più correre il rischio di dover risarcire i delinquenti o i loro familiari, nè si può permettere che i criminali - osserva - possano accedere al rito abbreviato e ottengano gli sconti di pena senza prima aver pagato per i danni che hanno causato. Questa legge - prosegue - va a tutelare un pò di più le persone che hanno subito un'aggressione. Non è assolutamente una legge che giustifica o sprona a sparare alla gente. Si spara quando si è in estrema difficoltà o in estremo pericolo».



Bonafede, stop a calvari giudizia. «La legittima difesa è legge. Non ci sarà alcun far west, evitiamo semplicemente, da ora in poi, che chi si difende legittimamente debba anche attraversare un calvario giudiziario. Era un punto del contratto di governo e l'abbiamo realizzato. Ora avanti tutta con la legge sulla violenza sulle donne». Così su facebook il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

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