quelli di reciproci auguri del 31 dicembre. Della convocazione della riunione in cui concordare il testo da depositare alla Camera non c'è traccia, anche perché da Natale i nodi politici sui due sistemi a cui si lavorava non sono stati affrontati, e le notizie trapelate dall'incontro tra Zignaretti e Di Maio di sabato hanno semmai ingarbugliato la matassa. Ma ciò che ormai preoccupa maggiormente M5s, Pd, Leu e Iv, più che il testo che verrà depositato a metà mese, è la decisione che prenderà la Corte Costituzionale il 15 gennaio, sull'ammissibilità del referendum della Lega che introduce un maggioritario puro.
Nell'incontro tra i leader del Pd e di M5s, si sarebbe concordato sul sistema tedesco, cioè un proporzionale con soglia
nazionale al 5%, uno dei due a cui si lavorava da dicembre senza che si giungesse a una intesa. L'altro sistema è lo spagnolo, un proporzionale su base circoscrizionale, con soglie variabili a seconda delle circoscrizioni, nelle più popolose delle quali i partiti piccoli riescono ad eleggere dei deputati. Finora M5s e Pd si erano detti disponibili ad entrambi, mentre Leu aveva sposato lo spagnolo, sul quale però era arrivato il «niet» di Iv, a sua volta disponibile sul tedesco, che però non piace a Leu. La soglia del 5% è stato oggi nuovamente bocciata dalla
capogruppo di Leu in Senato, Loredana De Petris.
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