A spiegare l'ascesa della leader di Fratelli d'Italia, che ha subìto un'accelerazione negli ultimi mesi è prima di tutto «una certa forma di coerenza politica», scrive il quotidiano, ricordando che Fdi ha scelto di non entrare nel governo di coalizione fra Lega e M5S. Così «i postfascisti hanno avuto agio a denunciare un'intesa contro natura con un movimento estraneo alle tradizioni della destra».
Una costanza che secondo i sondaggi d'opinione ha pagato, rivolgendosi «ai delusi della Lega e a battaglioni di transfughi della destra moderata».
Per ora l'elettorato di Lega e Fdi sembra complementare, continua il giornale, ricordando come il partito della Meloni sia forte al Sud dove la Lega non riesce a prendere radice. Ma andrà sempre così? Le Monde cita lo storico Giovanni Orsina, secondo cui ora la gerarchia fra Salvini e Meloni è chiara e potrebbero governare assieme, ma «se la Lega scende mentre Fratelli d'Italia continua a salire, allora sarà molto complicato, per l'uno come per l'altra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA