Vice ministro Laura Castelli: «Niente tasse ai terremotati e super bonus fino al 2024»

Castelli: «Niente tasse ai terremotati e super bonus fino al 2024»
di Umberto Mancini
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Domenica 29 Novembre 2020, 00:54 - Ultimo aggiornamento: 12:45

«Il fondo perduto rafforzato, una rottamazione quater, la stabilizzazione del super bonus ed un salva imprese, sono temi su cui c’è massima convergenza politica e per noi del Movimento rappresentano una priorità, ci batteremo perché siano parte dei prossimi provvedimenti». Laura Castelli, vice ministro dell’Economia, è determinata, forse ancora più del solito, quando parla di un pacchetto di norme che per i 5Stelle sono indispensabili. «Lavoriamo perché non venga lasciato indietro nessuno. E sarà così anche questa volta». 
Però vi siete dimenticati delle aree terremotate. Serve prorogare lo slittamento delle tasse nelle zone colpite dal sisma.

Lo farete?
«Faremo anche questo per le aree colpite dal sisma, ma la nostra attenzione non è mai venuta meno». 
In che modo e in che tempi interverrete?
«Penso che il Parlamento proporrà di metterlo già in manovra. In questi mesi abbiamo stabilizzato il personale che cura la ricostruzione e aumentato il superbonus del 50%. Dobbiamo comunque continuare ad accompagnare cittadini e imprese. Farlo in questa fase in cui il Covid ha colpito innanzitutto il tessuto economico del Paese è ancora più fondamentale. Sostenere gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, le partite iva vuol dire sostenere chi lavora per garantire anche posti di lavoro».
Avete fatto slittare le scadenze fiscali, ma non era più giusto farlo per tutti? 
«Lo abbiamo fatto per tutti quelli che hanno avuto un calo di fatturato, il principio a cui continuiamo a tenere fede è quello di aiutare chi ne ha effettivamente bisogno». 
Come allargare la platea per i ristori? 
«Dobbiamo dare ristoro a tutte quelle attività che hanno registrato un importante calo di fatturato, nonostante non abbiano chiuso. Va fatto un passo in più per fare in modo che tutti possano superare questo momento di crisi, anche andando oltre le categorie e i codici Ateco».
Parliamo della rottamazione. Non è meglio rinviare e diluire ancora?
«Facciamo entrambe le cose. Abbiamo rinviato le scadenze della Rottamazione ter e del saldo e stralcio, mentre stiamo lavorando ad una nuova “Rottamazione” e alla riforma della riscossione. Diluendo, e alleggerendo, i pagamenti consentiamo alle imprese, ma anche ai cittadini, di riprogrammare il loro rapporto con il fisco».
Farete un nuovo Decreto salva-imprese?
«Dopo diversi provvedimenti per favorire la liquidità, ora dobbiamo fare in modo che questo impegno non vada sprecato.

Serve guardare in prospettiva, e l’esigenza primaria è quella di favorire il risanamento delle imprese, tutelando contemporaneamente i creditori. Anticiperemo alcune disposizioni del Codice delle crisi d’impresa, utili ad agevolare l’imprenditore e poi amplieremo le possibilità di accesso alle procedure concorsuali, proprio per fare in modo che le aziende si possano salvare».

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Come?
«Le faccio un esempio. Rendere strutturali, almeno fino al 2024, misure come il Superbonus al 110%. Consente alle tante attività del territorio, ai professionisti locali, alle imprese di programmare a medio termine. Stessa cosa vale per la decontribuzione al 30% per il Sud, e quella per donne e under 35. Questo serve a colmare i divari che esistono nelle diverse aree del Paese».
Dovevate farlo con il Recovery, ma arriveranno i soldi?
«Sono convinta che a livello europeo tutti daranno una grande prova di maturità. E noi, come Italia, spenderemo bene le risorse che arriveranno. Forse per la prima volta nella storia del nostro Paese ci stiamo approcciando al Next Generation EU come ad un grande piano industriale. Rispetteremo i tempi».
Vice ministro, ma la riforma del Fisco?
«Nonostante il Covid, stiamo proseguendo nell’abbassamento della pressione fiscale. È così anche in Legge di Bilancio. Adesso partirà anche l’iter per la Delega per una riforma complessiva del sistema. E per noi, nel 2021, va ridotta la tassazione per gli autonomi e per le imprese».

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