Scandalo rimborsi, lascia la grillina Sarti. Assolto, l'ex compagno

Scandalo rimborsi, lascia la grillina Sarti. Assolto, l'ex compagno
di Simone Canettieri
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Mercoledì 27 Febbraio 2019, 11:05
ROMA Solo otto giorni fa, Giulia Sarti, presidente della commissione Giustizia della Camera, diceva a Il Messaggero con passo marziale a proposito del processo al ministro dell'Interno Matteo Salvini (per il caso Diciotti): «Voterò per il sì all'autorizzazione a procedere. I nostri valori, la nostra storia non si discutono e sono noti». Ieri la procura di Rimini ha chiesto l' archiviazione per la sua denuncia contro l'ormai ex fidanzato, Bogdan Andrea Tibusche (meglio conosciuto come Andrea De Girolamo) da lei accusato di essersi intascato 23mila euro di rimborsi destinati invece al fondo per le micro-imprese, battaglia del M5S. Sarti si è dimessa da presidente della commissione e si è autosospesa. I vertici grillini ieri sera la davano già «fuori». Dunque verso l'espulsione.

LE CARTE
Nelle 9 pagine di richiesta di archiviazione nei confronti del ragazzo, firmate dai magistrati Davide Ercolani ed Elisabetta Melotti, vengono citate le chat della coppia. E Sarti dice all'ex compagno che sono stati Ilaria e Rocco a consigliarle di denunciarlo «almeno salvo la faccia». Secondo quanto sostiene la deputata dunque sarebbero stati l'attuale portavoce del premier Conte, Rocco Casalino e la responsabile della comunicazione pentastellata al Senato, Ilaria Loquenzi, a suggerirle questa mossa.

Casalino si dice più che sereno e dichiara a Il Messaggero: «Sarti si è coperta dietro il mio nome con l'allora compagno, se avessi saputo di questi ammanchi o di giri strani l'avrei messa fuori. Io non tutelo i parlamentari, ma il Movimento, come sanno tutti».

Il colpo di scena nella vicenda è arrivato ieri pomeriggio. Quando le Iene, già autrici dell'inchiesta sulla rimborsopoli grillina che scoppiò prima delle elezioni, avvicinano Casalino. Filippo Roma lo incalza e gli chiede di poter vedere i messaggi con la deputata grillina, ma la chat mostrata da Casalino è stata cancellata.
Allora il portavoce del premier chiama Giulia Sarti che, informata che c'è lì l'inviato della trasmissione Mediaset, scoppia a piangere. E poco dopo esce l'agenzia con le dimissioni. Accompagnata da una precisazione: «Né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell'affrontare una situazione personale e delicata».

Da quel momento in poi Sarti stacca i telefoni e diventa irreperibile.

I FATTI
Per capire meglio la vicenda bisogna avvolgere il nastro indietro di un anno. È il 2018 e poco prima delle elezioni politiche la Sarti finisce nell'elenco dei furbetti delle rendicontazioni, un caso che porta all'espulsione di diversi suoi colleghi. La parlamentare grillina decide di autosospendersi dal Movimento 5 Stelle e scarica tutte le responsabilità su De Girolamo (che in passato ha gestito la contabilità della ex compagna) accusandolo di essersi intascato una somma pari a 23mila euro. Di Maio e i vertici grillini la perdonano. E la riabilitano con i tutti i crismi: viene infatti reintegrata a pieno regime nel Movimento, per poi essere eletta presidente della Commissione Giustizia. Ora il suo posto dovrebbe essere preso da Francesca Businarolo.

LA CODA
La procura di Rimini ha stabilito che l'ex fidanzato della parlamentare non fece sparire i soldi. Adesso inizia la seconda parte della storia ancora tutta da scrivere. L'avvocato di De Girolamo, Mario Scarpa, annuncia che il suo cliente «andrà fino in fondo». E quindi, fa trapelare il legale, è pronta a scattare una denuncia per chiunque possa aver concorso a configurare una calunnia nei confronti del suo cliente. Il Pd attacca. Ecco il deputato dem Carmelo Miceli: «Il portavoce di Palazzo Chigi Rocco Casalino e la responsabile comunicazione del Movimento 5 Stelle Ilaria Loquenzi devono chiarire ai magistrati se hanno fatto pressioni su una deputata della Repubblica per dichiarare il falso. È inevitabile che Casalino e Loquenzi vengano interrogati al più presto». Come finirà non si sa. Di sicuro, in maniera a dir poco sibillina e un po' renziana, De Girolamo annuncia: «Preparate i pop corn, ne vedremo delle belle».
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