Il tempo stringe e passa veloce, ma se si fa un po’ il conto, con il calendario alla mano, si scopre che dal giorno dello strappo salviniano, l’8 agosto, ad oggi, sono passati ventitré giorni. Ancora meno se si considera che in Parlamento la crisi si è consumato il 20 agosto. Se poi si prende come base di partenza, per fissare l’avvio della trattativa tra M5S e Pd, il giorno in cui Salvini ha smesso di chiedere a Di Maio di rimettere in piedi l’esecutivo giallorosso, allora siamo a quattro giorni.
A Conte è stato chiesto di chiudere in fretta per tanti motivi, ma alla compressione dei tempi c’è un limite e prima di mercoledì è difficile che il premier incaricato possa salire al Quirinale.
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