Tria e la procedura Ue:
cerchiamo ragionevole
intesa con la Commissione

Giovanni Tria
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Martedì 11 Giugno 2019, 15:17
La ROMA «L'iniziativa della Commissione di riesaminare la posizione italiana» sul rispetto della regola del debito «fa parte delle normali procedure di sorveglianza previste dal Trattato e non è in contraddizione con l'accordo di fine 2018». Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria nell'informativa sull'eventuale procedura Ue in Aula alla Camera, sottolineando che la Commissione era «sostanzialmente tenuta» a preparare il Rapporto sul debito nel quale si ritiene giustificata l'infrazione. «In termini procedurali - ha ricordato il ministro - la questione passa ora al Comitato Economico Finanziario dell'Unione (CEF) che si riunisce oggi. Se il CEF approverà le conclusioni della Commissione e non interverranno nuovi sviluppi, la decisione verrà rimessa al Consiglio dell'Unione Europea». Ma l'Italia, ha sottolineato più volte e in chiusura del suo discorso, è pronta a cercare «un ragionevole punto d'incontro» e ad aprire una fase di dialogo per trovare un accordo per evitare la procedura.
Tria, nel corso dell’informativa alla Camera, ha anche sottolineato che è interesse del governo «normalizzare definitivamente le condizioni del nostro mercato dei titoli di Stato, la cui solidità è fondamentale non solo per i risparmiatori e le istituzioni finanziarie, ma anche e soprattutto per una vera ripresa dell'economia». 
 
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