Venezia, incidente Msc, il ministro Toninelli: «Stufo delle stupidaggini di Salvini», nessun progetto su Marghera

Venezia, Ministero infrastrutture e trasporti: «Nessun progetto della Lega per grandi navi a Marghera»
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Lunedì 3 Giugno 2019, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 00:25

L'incidente a Venezia, dove la nave da crociera Opera di Msc si è schiantata contro una banchina e un battello nel Canale della Giudecca, ha riaperto le polemiche per la presenza delle grandi navi in Laguna e si è trasformata in una nuova occasione di scontro tra i due partiti al governo, Lega e Movimento 5 Stelle.

Sulla questione di Venezia «sono stufo delle stupidaggini di Salvini, ha il mio numero può tranquillamente chiamarmi. Se avesse fatto una telefonata al ministro dei Trasporti questo gli avrebbe permesso di non sparare stupidaggini». Lo afferma il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli intervistato da 'Zapping' su Rai Radio1, sottolineando che «i cittadini italiani meritano persone coerenti che danno risposte ai problemi». «Toninelli non ha bloccato niente e gli italiani lo devono sapere» ha aggiunto.

Inoltra «a differenza di quanto sostenuto da molti in queste ore, nessun progetto sull'ipotesi Marghera per le grandi navi a Venezia giace al Mit. Nessun progetto è stato dunque bloccato o lasciato in un cassetto», a riferirlo,  fonti del ministero delle infrastrutture. «Esiste solo uno studio la cui natura non ha nulla a che fare con alcuno stadio di progettazione, nemmeno quello iniziale della fattibilità tecnico-economica», puntualizzano ancora le stesse fonti.

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Il riferimento è alla polemica scoppiata ieri dopo che il vicepremier Salvini aveva affermato: «Mi risulta che una soluzione per evitare problemi come quello dell'incidente tra le navi a Venezia era stata elaborata già dall'anno scorso, con l'allargamento di un canale e una parte delle navi a Porto Marghera, ma tutto ciò è bloccato da mesi perché è arrivato un no da un ministero romano, e non è un ministero della Lega».
 


«Il piano alternativo per tutelare la laguna, il turismo e soprattutto le persone dai rischi di incidenti nel porto di Venezia causati dal passaggio delle Grandi navi - spiega la Lega in una nota - era già pronto dallo scorso novembre: una soluzione già individuata e peraltro già condivisa da Autorità portuale, Regione Veneto, Comune di Venezia e armatori delle compagnie di crociera rispettosa dell'equilibrio ambientale e del patrimonio architettonico e culturale del territorio». Ma il Mit, dicono Molinari e Fogliani, l'ha «bloccata» e ora «ciò che a tutti è ormai fin troppo chiaro è che ancora una volta i 'Nò causano danni gravissimi alla credibilità del nostro paese. Con la bella stagione ormai alle porte, il traffico crocieristico è in aumento».

​La risposta da Danilo Toninelli era arrivata presto via Facebook: «È questa la soluzione a cui fanno riferimento i ministri Salvini e Centinaio? Far sfiorare una nave da crociera e una petroliera, con i rischi del caso? O presentare come biglietto da visita di Venezia lo sbarco di milioni di turisti di fronte a un petrolchimico? Noi siamo qui da appena dodici mesi e, dopo anni di inerzia, siamo già vicini a una soluzione che finalmente tiene davvero assieme le esigenze del turismo, dell'ambiente e del paesaggio. Le chiacchiere le lasciamo agli altri». 


 

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