Ex Ilva, Di Maio avverte il Pd: «Se si reintroduce lo scudo penale il governo rischia»

Luigi Di Maio
2 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Novembre 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 20:43

«Se il Pd presenta un emendamento» sullo scudo penale «è un problema per il governo». Luigi Di Maio per la prima volta dice un chiaro ciò che da giorni ha fatto sapere a Giuseppe Conte e al leader dem Nicola Zingaretti: i 5Stelle non sono disposti a concedere una tutela penale, cancellata in ottobre a causa di un emendamento presentato dalla grillina Barbara Lezzi in Senato, per chi gestisce o dovrà gestire il piano di risanamento dell'Ilva di Taranto.

Ilva, Serracchiani: «Nessuna scusa, ArcelorMittal ritiri proposta di cinquemila esuberi»


La versione ufficiale è che la stessa ArcellorMittal, durante l'incontro di mercoledì con il governo, non è più interessata allo scudo in quanto il suo vero problema è l'impossibilità di realizzare il piano industriale promesso nel 2018 quando si aggiudicò la gara di appalto. Da qui la richiesta di ben 5 mila esuberi (sui 10 mila dell'ex Ilva) connessa alla riduzione della produzione a 4 milioni di tonnellata di acciaio all'anno, rispetto ai 6 milioni concordati con il governo.

ArcelorMittal, Moody's: rating a rischio se non chiude presto capitolo Ilva

In realtà la tutela penale è richiesta anche dai commissari dell'ex Ilva e verrebbe sollecitata da chiunque dovesse ereditare l'acciaieria di Taranto. Ecco perché il Pd e Italia Viva hanno già presentato emendamenti in Parlamento di questo segno. Emendamenti che Matteo Salvini continua a ripetere di essere pronto a votare per mettere in difficoltà proprio Di Maio che è ben consapevole del fatto che in Senato il Movimento si spaccherebbe su questa votazione e che dunque lo scudo penale passerebbe con i voti della Lega.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA