Umbria regionali, calata di big
per gli ultimi giorni
della campagna elettorale

Perugia, palazzo del Consiglio regionale
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 16:52
ROMA Sono giorni di fuoco per la campagna elettorale in Umbria, in vista del voto per le regionali di domenica prossima, con leader politici ed esponenti del governo in campo, da una parte all'altra della regione: solo domani sono attesi, fra gli altri, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Teresa Bellanova, con la sopresa del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, che a Terni parlerà di manovra in un incontro con i rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese. Giovedì tornerà anche il premier Conte. E saranno di nuovo tutti tutti in piazza, da Nicola Zingaretti a Salvini, da Berlusconi a Giorgia Meloni. Di Maio ha anticipato diversi appuntamenti: «Le elezioni di domenica in Umbria non sono un trofeo elettorale nazionale», ha tra l'altro detto. «In Umbria - ha detto Di Maio, nel corso di una diretta Fb - abbiamo avviato un laboratorio politico che prevede un accordo: se vinciamo i partiti e i movimenti che sostengono Vincenzo Bianconi non mettono bocca nella giunta. Lui potrà scegliere tra le migliori risorse dell'Umbria senza dar conto alle liste della coalizione». Allo stesso leader M5s ha replicato Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia. «Di Maio - ha detto Bernini - è davvero senza pudore: annunciando una serie di comizi in Umbria, ha infatti detto che è finita l'epoca delle coalizioni finte 'nate solo per spartirsi le poltronè. Già questa sembra una barzelletta che non fa ridere. Ma aggiungendo che domenica gli umbri avranno la possibilità di 'cambiare non solo la Regione ma una mentalità', il leader grillino ha sfidato anche tutte le leggi della fisica e del buonsenso». Anche il decreto terremoto approvato dal Consiglio dei ministri è stato ovviamente commentato in chiave elettorale: «Eccola la differenza tra governare per risolvere i problemi delle comunità e twittare slogan buoni solo per alimentare odio e divisioni», ha sottolineato il candidato presidente sostenuto da Pd e M5S, Vincenzo Bianconi. «Il governo è stato di parola emanando un decreto che le popolazioni terremotate chiedevano e aspettavano da tempo», ha quindi commentato il parlamentare Walter Verini, commissario del Pd Umbria. M5S e Pd non si sono poi lasciati sfuggire l'occasione di attaccare la Lega dopo l'uscita di ieri di Salvini sulle regionali in Calabria. «Secondo Matteo Salvini - osservano i parlamentari umbri del MoVimento 5 Stelle - servono 'ovunque candidati nuovi, specchiati. Se uno ha il Comune in bancarotta come fa a fare il governatore?'. Ottima domanda: dunque a che titolo la leghista Donatella Tesei si candida a fare la governatrice dell'Umbria dopo aver lasciato un buco di almeno 2 milioni di euro a Montefalco?». Identico il quesito posto dallo stesso commissario del Pd dell'Umbria, Verini: «Allora chiediamo noi a Salvini come si fa a candidare a presidente della Regione Umbria una ex sindaca come Donatella Tesei che ha massacrato il bilancio del Comune di Montefalco?». E Zingaretti, in serata, a Città della Pieve, rispondendo all'ANSA: «Questo dà l'idea di quanto la presenza ossessiva nei giorni prima del voto di Salvini nelle regioni e nei comuni sia senza cuore e solo strumentale».
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