soddisfatti. Una risposta organica, dal Piemonte alla Sicilia». Ivan Scalfarotto parla così dei Comitati Ritorno al Futuro lanciati un mese fa a Firenze, alla Leopolda con Matteo Renzi.
Nel Pd molti vedono nell'operazione l'embrione, la prima rete sul territorio, di un possibile partito di Renzi. La distanza
dell'ex-premier dalle dinamiche congressuali dem e l'accenno alla scissione da parte di alcuni esponenti dell'area (da Roberto Giachetti a Sandro Gozi) durante la due giorni renziana a Salsomaggiore, non hanno fatto che aumentare i sospetti.
Scalfarotto, coordinatore dei Comitati, continua a respingerli: «Ma quale partito di Renzi? Matteo è il primo ad essere rispettoso del nostro lavoro. Nessuno vuole metterci il capello. I comitati - ha spiegato Scalfarotto all'Adnkronos - sono e vogliono essere uno strumento di mobilitazione. Aperti a tutti, anche a chi non la tessera del Pd». A marzo i Comitati terranno un evento nazionale.
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