L'M5S caccia De Falco: «Per loro ero un simbolo, ora mi scaricano»

L'M5S caccia De Falco: «Per loro ero un simbolo, ora mi scaricano»
di Simone Canettieri
3 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Novembre 2018, 08:02
Comandante-senatore Gregorio De Falco, questa è facile: risalga a bordo!
«Per favore, spero che non si parli ancora di quella triste storia».

Giusto, ma lei è stato candidato dal M5S al Senato quasi in quota eroi, visto come era stato annunciato.
«Gli eroi sono altri, io sono un senatore e servitore dello Stato».

Il Movimento caccia De Falco, ma sono almeno 15 i dissidenti

Lei siede a Palazzo Madama come simbolo della Concordia o no?

«Esatto, evidentemente prima lo ero, quando mi chiamarono per la lista, adesso non lo sono più».

Stanno per espellerla dal M5S: le dispiace?
«Addirittura siamo a questo punto?».

Eh sì: le dispiace?
«Praticamente i 5Stelle nei miei confronti hanno già emesso una sentenza, senza celebrare un processo: andiamo bene».

Ma lei lo sapeva che sarebbe andata a finire così o no?
«Io mi rifaccio alla Costituzione: rispetto quella prima di tutto».

Che ne pensa delle parole di Stefano Buffagni?
«Non le conosco, cosa ha detto?».

Ha detto che il M5S deve pensare alle famiglie degli italiani e non a quella di De Falco.
«E che vuole dire?».

Che lei vuole farsi cacciare per non tagliarsi più lo stipendio a favore del M5S: è vero?
«Addirittura mettono in mezzo le famiglie?».

Ma è stato lei a dichiarare che finora aveva versato la quota al M5S perché si sta separando: è così?
«Di questo parlerò tra due giorni. E comunque i tempi per versare scadono il prossimo 18 novembre».

Quindi?
«Potrei farlo o averlo già fatto».

Che fa, gioca?
«No, ora non lo dico. Ma siete sicuri che manchi solo io tra i miei colleghi?».

Dopo il dl-Sicurezza, adesso il dl-Genova: lei è un inguaribile frondista.
«Sono vicende diverse. Su Ischia e sul condono sono fiero del mio voto contrario».

Ma è l'ultima goccia che la farà cacciare.
«I valori del M5S sono chiari: l'ambiente è la nostra prima stella. La pensa come me su Ischia anche Beppe Gr...».

Grillo la pensa come lei? È una notizia.
«Diciamo che il Movimento nasce dalla difesa dell'Ambiente e un condono non lo voterò mai. Ma come si fa? Forse altri hanno cambiato idea: io sono rimasto fedele alle origini del M5S».

Ma lei è un neo-grillino.
«Non cerco protagonismo, non ho votato con le opposizioni, il 25.10 è il mio emendamento, è uguale».

Lei è un comandante, è vero che nel M5S adesso c'è un clima da caserma?
«Non esageriamo. Ma lo sa cosa diceva un vecchio comunicato di Grillo?».

No, cosa diceva?

«Ogni eletto deve rispondere al programma e alla propria coscienza e ha la libertà di esprimersi in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capobastone. I cittadini si facciano Stato».

Ma anche Di Maio fa capire che lei lo fa per soldi.
«Ancora con questa storia: parlerò a tempo debito, tra 48 ore. Sia delle restituzioni, sia della mia vita personale».

Lei non ha paura dell'espulsione, vero?
«Non ho paura perché non credo che mi facciano fuori così».

Guardi la sua pratica la danno già per chiusa. Non lo intravede dal tenore delle dichiarazioni di chi la sta attaccando?
«Di questo non ne sono sicuro e comunque sa perché non rispondo a Buffagni?»

No, perché?
«Perché è la loro strategia: mi vogliono provocare, vogliono spingermi a dire cose fuori posto».

Però parlano gli atti. Non ha letto l'accettazione della candidatura quando ha deciso di abbracciare il M5S?
«Parliamo di Ischia: non credo che esaminare istanze di condono attraverso una legge ripescata dal passato possa essere una deroga razionale».

Ma lei è uscito dall'Aula anche durante il voto di fiducia sul dl-Sicurezza.
«Ma quella era un'altra storia e sono fiero di quanto ho fatto».

Ma lei si sente ancora un grillino?
«Certo e perché non dovrei esserlo? Il problema è un altro».

Quale?
«Ma io qui vedo uno sbandamento del Movimento rispetto ai suoi principi storici. Bisogna raddrizzarsi, prima che sia troppo tardi. Bisogna rimettere in asse tutto».

Pensa di riuscirci?
«Ci sto provando. Ho la spalle larghe».
 
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