Green pass obbligatorio in tutti i negozi (ma non in farmacie e alimentari) e multe ai No vax over 50: cosa cambia dal 1° febbraio

Entrano in vigore le regole inserite nel Decreto legge del 7 gennaio

Green pass obbligatorio in tutti i negozi (ma non in farmacie e alimentari) e multe ai No vax over 50: cosa cambia dal 1° febbraio
di Mario Landi
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 00:01

Dal 1° febbraio il Green pass base servirà anche per acquistare le sigarette, comperare un paio di scarpe, andare in banca a disporre un bonifico. Entrano in vigore le regole inserite nel Decreto legge del 7 gennaio, lo stesso che ha esteso l’obbligo vaccinale a tutti gli over 50 e al personale universitario di qualsiasi età.

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Green pass e obbligo vaccinale, le novità

All’articolo 3 elenca le attività in cui serve il Green pass base (dunque è valido anche quello ottenuto con un test negativo): dal 20 gennaio i servizi alla persona come parrucchieri e barbieri; da oggi «pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona».

Il Dpcm del 21 gennaio ha definito le eccezioni come generi alimentari, farmacie, para farmacie.

 

Negozi
Deroga per farmacie e alimentari

In quali negozi è necessario il Green pass base da oggi? In tutti, ad esclusione delle tipologie elencate nel Dpcm del 21 gennaio. Non serve la certificazione verde in farmacia, in parafarmacia, nei negozi di animali, dove si vendono generi alimentari, inclusi supermercati e ipermercati. Ancora: esclusi dall’obbligo tutte le attività in cui si acquistano dispositivi medici. Ad esempio la certificazione verde non va mostrata se si va dall’ottico. Ma cosa succede nei grandi centri commerciali? Non ci sarà un controllo all’entrata, ma nei singoli negozi, a seconda di quale tipo di prodotto è in vendita. Nei supermercati e negli ipermercati, dove sono esposti tanto i generi alimentari (per i quali non serve il Green pass) tanto altri prodotti come elettronica e abbigliamento (normalmente è necessaria la certificazione verde) non ci saranno controlli e tutti i tipi di acquisto saranno consentiti anche a chi non è vaccinato. Il Green pass serve anche per le tabaccherie e le edicole, non per i distributori di benzina.

Banche e poste
Certificato verde anche per ritirare la pensione

Banche, Poste, uffici pubblici: da oggi si entra solo con il Green pass base. La proposta di prevedere una eccezione per chi deve ritirare la pensione negli uffici postali è stata respinta, in quanto prevale la necessità di proteggere un anziano dal virus. E se è senza Green pass, significa che non è vaccinato, dunque estremamente a rischio: consentirgli di entrare in un affollato ufficio postale sarebbe stato quanto meno avventato. Per gli uffici pubblici ci sono diverse eccezioni: non serve il Green pass a chi va in questura, al commissariato o alla caserma dei carabinieri per denunciare un reato. Stesso discorso per i tribunali: chi deve presentarsi, ad esempio, per testimoniare non dovrà mostrare la certificazione verde.

Validità del pass
La durata a 6 mesi. Viaggi Ue, niente test

Due cambiamenti importanti. Il primo interessa il Green pass: la durata passa da nove a sei mesi e questo vale sia per i nuovi sia per i vecchi. Per essere più chiari: se fino a ieri la certificazione verde che avete memorizzato sullo smartphone scadeva dopo nove mesi dal giorno in cui avete ricevuto l’ultima dose di vaccino, da oggi dovete calcolare sei mesi. Sono in arrivo correttivi per chi ha già avuto il booster, per evitare che il Green pass scada. L’altro fronte importante è quello della circolazione all’interno dei Paese europei: ieri chi arrivava in Italia da altre Nazioni Ue, doveva presentare l’esito di un test antigenico eseguito nelle ultime 24 ore, anche se vaccinato. Da oggi valgono le regole del Green pass base: i vaccinati o guariti non devono fare il test.

Sanzioni
Over 50, cento euro ai No vax

Si mette in moto la macchina per inviare le multe nelle case degli over 50 che non si sono ancora vaccinati. La sanzione è di 100 euro una tantum. Saranno elaborate dall’Agenzia delle entrate su segnalazione del Ministero della Salute. Al momento della ricezione si avranno dieci giorni a disposizione per rivolgersi all’Asl e dimostrare di avere diritto all’esenzione dal vaccino. L’azienda sanitaria comunicherà alla Agenzia dell’Entrate l’esito del ricorso. A sua volta l’agenzia, se la multa è confermata, invierà la sanzione entro 180 giorni. Nuovo passaggio: ci saranno 60 giorni per pagare o 30 per presentare un’ulteriore contestazione davanti al giudice di pace. Ad oggi i non vaccinati che hanno 50 anni o più di 50 anni sono 1,7 milioni. La multa colpirà anche coloro che hanno ricevuto le due dosi, ma non la terza, e si ritrovano con Green pass scaduto (da oggi la durata è di sei mesi dall’ultima iniezione).

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