Graziella Pagano, morta l'ex senatrice di Italia Viva, l'ultimo messaggio: «La mia battaglia finisce qui. Il 25 settembre sarò in paradiso»

Graziella Pagano, morta l'ex senatrice di Italia Viva, l'ultimo messaggio: «La mia battaglia finisce qui. Il 25 settembre sarò in paradiso»
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Domenica 18 Settembre 2022, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 14:08

«Cari Amici, Cari Compagni la mia battaglia finisce qui. Prima di “passare dall’altra parte”, vi lascio un grande abbraccio e un ringraziamento sincero. In questi anni non mi avete mai fatto sentire sola e ho sempre sentito forte il vostro affetto e la vostra vicinanza. Anche per questo ho accettato di candidarmi. Non per tornare, ma per rappresentare una comunità. Alla quale sentivo di appartenere. Donne e Uomini giovani e meno giovani che mi hanno permesso di fare quello che ho fatto, in politica e non solo, e ai quali sarò sempre legata. Purtroppo la mia malattia ha avuto la meglio: ma ho combattuto con vigore fino alla fine. E me ne sto andando con la mia dignità, non consentendole di trasformarmi in quella che non sono. Adesso è tempo di volare in cielo. Andrò a dare battaglia anche lì, mi conoscete. Affido a mio figlio Lorenzo, il grande amore della mia vita (stategli vicino, per favore) queste ultime parole e un invito a non disperarvi. Non voglio sapervi tristi, non voglio sentirvi smarriti». Cosi, con un lungo post su Facebook, è stata annunciata la morte di Graziella Pagano, 77 anni, quattro volte senatrice, europarlamentare del Pd e, dal 2019, transitata con Italia Viva, partito nel quale si è candidata a queste elezioni politiche con estrema generosità. 

«Andate avanti come se nulla fosse successo, continuate a fare quello che stavate facendo.

Interrompete la campagna elettorale solo per venire al mio funerale, se vi va - continua - Io vi lascio così, orgogliosa e fiera di avervi avuto ancora una volta al mio fianco. Di essere stata parte di una storia meravigliosa fatta di impegno civile collettivo, di sfide appassionate, di politica nobile mai disponibile all'accattonaggio ma sempre rigorosa e con le mani pulite. Il 25 Settembre sarò in Paradiso (se mi vorranno), il mio seggio scatterà lì con buona pace dei miei avversari interni ed esterni. Voi però non fate scherzi, continuate a lavorare anche perché da lassù vi posso controllare più facilmente. Il mio tempo in terra è scaduto, vi mando un ultimo bacio. Arrivederci, La Leonessa«, si conclude il messaggio.

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La carriera

La Pagano è stata consigliera comunale dal 1987 al 1992. Poi senatrice e nel secondo governo Prodi è stata consigliere politico del presidente del Consiglio, delegata ai Rapporti con il Parlamento e alle Pari opportunità. Dal 2008 al 2009 è stata europarlamentare, subentrando ad Alfonso Andria. Dal 2010 al 2011 è stata anche assessore al Turismo, ai Grandi eventi e ai rapporti con le municipalità a Napoli, nella Giunta guidata da Rosa Russo Iervolino. Più volte ai vertici dei partiti di appartenenza, è stata responsabile nazionale scuola dei Dd, successivamente responsabile nazionale delle donne dello stesso partito. Dopo aver contribuito alla fondazione del Partito democratico, ne assunse la presidenza in Campania per due volte di seguito. Nel 2019 scelse di seguire Matteo Renzi, aderendo ad Italia viva, di cui era coordinatore per la città di Napoli.

Lo stesso Renzi e Maria Elena Boschi le chiesero la disponibilità di candidarsi alla Camera per il Terzo polo, dove è tuttora in lista nel collegio plurinominale di Napoli alle spalle di Ettore Rosato, presidente nazionale del Partito. Una vita a sinistra, sempre in difesa delle donne e dei ceti popolari più fragili, la Pagano fu determinante da presidente della Commissione edilizia scolastica per la costruzione di alcuni plessi scolastici, in particolare nella zona di Chiaiano. Ma forte fu anche l'impegno per tutto il mondo della scuola dal quale proveniva, avendo insegnato per molti anni materie letterarie, prima di iniziare la sua lunghissima carriera politica. Da parlamentare fu cofirmataria della prima legge per inasprire le pene contro la violenza sessuale e, in stretto contatto con l'allora ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer, ha lavorato per l'attuazione di tutte le norme sull'autonomia scolastica. A lei si deve, infine, la prima bozza sui Dico (disegno di legge italiano sui DIritti dei COnviventi), da cui nacque, poi, la legge sulle unioni civili. Anche gli avversari ne hanno sempre riconosciuto lo stile, apprezzato il rigore e stimato la lealtà.

I funerali

La Pagano lascia un figlio. Lorenzo, giornalista professionista e componente dello staff del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. I funerali si terranno martedì 20 settembre, alle 17, presso la Basilica Santuario del Carmine Maggiore, in piazza del Carmine 2, a Napoli.

Era nota da tempo la malattia di Pagano, eppure l'ex senatrice non ha voluto rinunciare a dare il suo apporto in campagna elettorale al partito di Matteo Renzi. Solo pochi giorni fa era voluta esserci all'inaugurazione del comitato elettorale del Terzo Polo a Napoli, al fianco di Ettore Rosato e Mara Carfagna. «Io non ho mai visto una forza di volontà simile - aveva detto suo figlio Lorenzo Crea - non ho mai visto una persona mettere le sue idee davanti alla propria salute. Un po' sono preoccupato, un po' ho pure paura, ma che esempio straordinario».

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