Governo, Toninelli: «Intesa con Pd non semplice, ma impedire il ritorno di Berlusconi»

Governo, Toninelli: «Intesa con Pd non semplice, ma impedire il ritorno di Berlusconi»
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Martedì 27 Agosto 2019, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 20:46

Governo, sulla trattativa M5S-Pd scende in campo il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli con un lungo post su Facebook. «Luigi in primis e tutto il M5S stanno lavorando per il bene del Paese. Accordarsi col Pd? Certo che non è semplice e ve lo dice chi ha condotto in prima linea la battaglia per salvare la Costituzione dall'attacco di Renzi. Ma oggi la situazione è diversa. Siamo di fronte a un bivio. Da una parte c'è il rischio dell'abisso per l'Italia, con l'aumento dell'Iva nel breve termine e un governo con Berlusconi di nuovo protagonista, magari addirittura nella veste di presidente della Repubblica nel medio termine».

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Toninelli continua nel suo messaggio sul social network: «Dall'altra parte - dice ancora - c'è la possibilità di scrivere a quattro mani un accordo con il Pd di Zingaretti, in cui le parti, pur radicalmente diverse, possano vincolarsi ai punti in esso contemplati. Punti che il M5S, per voce di Luigi, ha ben descritto dopo il primo giro di consultazioni. Punti su cui il Pd si deve ancora esprimere con piena chiarezza». «Tra questi - scrive ancora Toninelli - uno lo vedo come fondamentale, avendolo seguito direttamente, con l'aiuto dei portavoce M5S. Parlo dell'impegno che dobbiamo portare avanti nella tutela dei beni comuni, anche attraverso la revoca delle concessioni, in particolare quelle autostradali, dietro le quali vi sono colossi con una potenza finanziaria mostruosa, che se solo osi nominare ti mettono contro l'intera macchina mediatica per distruggerti. Con me ci sono andati vicini e non ho mollato soltanto perché sapevo di essere nel giusto e perché ho avuto in questo il supporto dei miei colleghi e compagni di battaglie».

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«Il lavoro istruttorio per il riequilibrio dei rapporti tra concessionari e Stato era a uno stadio avanzato. Bastava una norma di legge sostenuta da una maggioranza in Parlamento, ma la Lega ha sempre fatto muro. Ecco, ora la Lega ha deciso di mettersi fuori gioco da sola. Ma l'obiettivo rimane. Questi sono i miei »two cents« in un dibattito che fa sembrare le cose più complicate di quanto siano. È sufficiente parlare di temi e non solo dire di doverlo fare. Forza Luigi. Forza M5S. Il benessere degli italiani passa da qui e noi non tradiamo!», conclude il ministro.

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