«Con chi lo deciderà Conte ma che si tratti di disporre la squadra in assetto diverso è un'esigenza che deriva da questa fase», ha aggiunto. «Credo che a prescindere dalla riforma istituzionale non si tratti tanto di cambiare questo o quel ministro ma di aprire una fase nuova. Ci troviamo nella situazione di spendere 209 miliardi in un Paese che da molto tempo fa tagli e c'è una difficoltà a mettere in campo progettualità».
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