Governo, diretta. Mattarella convoca Draghi al Colle: «Serve esecutivo di alto profilo». Fallita trattativa per un Conte ter

Governo, diretta. Mattarella convoca Draghi al Colle: «Serve governo di alto profilo». Fallita la trattativa per un Conte ter
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Martedì 2 Febbraio 2021, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:58

Governo, la diretta della crisi. Mattarella ha convocato Mario Draghi domani alle 12 al Quirinale. «Avverto il dovere di rivolgere alle forze politiche un appello per un governo di alto profilo per far fronte con tempestività alle gravi emergenze in corso», ha detto il Capo dello Stato dopo il fallimento della trattativa per dare vita a un Conte ter. A Draghi, quindi, affiderà un incarico per formare un esecutivo che, come ha sottolineato il presidente della Repubblica, «faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili». Un governo istituzionale, dunque. L'alternativa, ha detto il Capo dello Stato, erano le elezioni anticipate che però avrebbero coinciso «con una fase cruciale per il Paese», con il Recovery plan da inviare a Bruxelles ma soprattutto la pandemia da combattere.

Il confronto tra i partiti dell'ex maggioranza per tentare un Conte ter alla fine si è concluso senza un'intesa né sui temi né sulla squadra. Alle origini della rottura ci sarebbe stata l'indisponibilità da parte di M5S di sostituire i ministri Bonafede e Azzolina, come chiesto da Italia Viva, nonché il commissario Arcuri. «Prendiamo atto dei Niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato», ha twittato Renzi. Il Pd: «Da Renzi scelta inspiegabile, ha rotto non solo con Conte ma anche con l'alleanza».

Mattarella, il discorso integrale

Questo il discorso integrale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima dell'annuncio della convocazione di Mario Draghi al Quirinale. «Ringrazio il presidente della Camera dei deputati per l'espletamento impegnato, serio e imparziale del mandato eplorativo che gli avevo affidato. Dalle consultazuioni al Quirinale era emersa come unica possibilità di governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il governo precedente. La verifica della sua concreta realizzazione ha dato esito negativo».

«Vi sono adesso due strade fra loro alternative: dare immediatamente vita a un governo, adeguato a fronteggiare le gravi emergenze presenti, sanitaria, sociale, economica-finanziaria, ovvero quella di immediate elezioni anticipate. Questa seconda strada va attentamente considerata perché le elezioni rappresentano un esercizio di democrazia. Di fronte a qeusta ipotesi ho il dovere di porre in evidenza alcune circostanze che oggi devono fare riflettere sull'opportunità di questa soluzione».

«Ho il dovere di sottolineare come il lungo periodo di campagna elettorale e la conseguente riduzione dell'attività di governo coinciderebbe con un momento cruciale per le sorti dell'Italia». «Sotto il profilo sanitario, i prossimi mesi saranno quelli in cui si può sconfiggere il virus oppure rischiare di esserne travolti. Questo rinchiede un governo nella pienezza delle sue funzioni, per adottare i provvedimenti via via necessari, e non un governo con attività ridotta al minimo, come è inevitabile in campagna elettorale. Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento fra lo Stato e le Regioni».

«Sul versante sociale, fra l'altro, a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti, e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale». «Entro il mese di aprile va presentato alla Commissione europea il piano per l'utilizzo dei grandi fondi europei ed è fortemente auspicabile che questo avvenga prima di quella data di scadenza, perché quegli indispnsabili finanziamenti vengano impegnati presto. E prima si presenta il piano, più tempo si ha per il confronto con la Commissione. Questa ha due mesi di tempo per discutere il piano con il nostro Governo, con un mese ulteriore per il Consiglio europeo per approvarlo. Occorrerà quindi successivamente provvedere tempestivamente al loro utilizzo per non rischiare di perderli».

«Un governo dall'attività ridotta non sarebbe in grado di farlo. Per qualche aspetto, neppure piotrebbe e non possiamo permetterci di mancare questa occasione fondamentale per il nostro futuro». «Va ricordato che dal giorno in cui si sciolgono le Camere, a quello delle elezioni, sono necessari almeno 60 giorni. Successivamente ne occorrono poco meno di 20 per proclamare gli eletti e riunire le Camere. Queste devono nei successivi giorni nominare i propri organi di presidenza. Occorre quindi formare il Governo e questo per operare a pieno ritmo deve ottenere la fiducia di entrambe le Camere. Deve inoltre organizzare i propri uffici di collaborazione nei vari ministeri. Dallo scioglimento delle Camere nel 2013 sono trascorsi quattro mesi, nel 2018 sono trascorsi cinque mesi. Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un Governo senza pienezza di funzioni per mesi cruciali, decisivi per la lotta alla pandemia, per utilizzare i finanziamenti europei e per far fronte ai gravi problemi sociali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte concrete e rapide ai loro problemi quotidiani».

«Credo che sia giusto aggiungere una ulteriore considerazione. Ci troviamo nel pieno della pandemia, il contagio del virus è diffuso e allarmante, e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre, la successiva campagna elettorale richiede inevitabilmente tanti incontri affollati, assemblee, comizi. Il ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti».

«In altri Paesi, in cui si è votato obbligatoriamente perché erano scadute le legislature dei parlamenti o i mandati dei presidenti, si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno, anche oggi, a registrare. Avverto pertanto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto quindi di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili che ho ricordato».

La diretta

Ore 22.17 - Fonti Fi: valuteremo con alleati ma stima antica per Draghi

La parola d'ordine dentro Forza Italia ora è aspettare e valutare con gli alleati il da farsi. Di sicuro - riferisce chi ha parlato con Silvio Berlusconi - c'è soddisfazione perché come era prevedibile la maggioranza uscente si è squagliata e una stima per Mario Draghi che è antica, al punto che lo stesso Berlusconi - riferiscono le stesse fonti - ha più volte rivendicato di averlo voluto fortemente alla guida Bce.

Ore 22.16 - Meloni: meglio andare a votare

«Il Presidente valuta più opportuno rischiare un governo che per due anni avrà molte difficoltà a trovare soluzioni efficaci per gli italiani.

Noi, invece, pensiamo sia decisamente meglio dare la possibilità agli italiani di votare, per avere una maggioranza coesa e forte». Così la leader di FdI, Giorgia Meloni su Facebook.

Ore 21.57 - +Europa pronta a sostenere Draghi

«Ringraziamo il Presidente Mattarella per la pazienza, la saggezza e la determinazione. Siamo pronti a sostenere Mario Draghi, la persona con la necessaria dote di autorevolezza e competenza per guidare l'Italia in questa fase di crisi sanitaria ed economica senza precedenti e in un momento in cui si gioca il destino dell'Italia in Europa con le risorse del Next Generation Eu». Lo dichiara il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

Ore 21.56 - Gallo (M5S): governo politico o voto

«Nessuna fiducia ad un governo tecnico o un governo di tutti dentro. Quando gli italiani hanno avuto questa esperienza sono rimaste le ferite vive per un decennio sulla pelle di generazioni tra esodati e giovani senza futuro. O un governo politico o parola agli italiani», scrive in un tweet il deputato M5s Luigi Gallo.

Ore 21.55 - Carfagna: appello Mattarella susciti riflessione

«Il Presidente Mattarella ha chiuso con saggezza e alto senso delle istituzioni una vergognosa pagina di contrattazioni che disonora il Parlamento italiano e resterà come una ferita nella storia della nostra Repubblica. Il suo alto appello alla responsabilità deve suscitare una riflessione autentica, profonda, in chiunque voglia bene all'Italia e agli italiani e conservi ancora il senso vero della parola »patriottismo».

«Dobbiamo interrompere il gioco delle ambizioni individuali, degli ego ipertrofici, dei calcoli di convenienza elettorale, e guardare fuori dalle finestre il Paese che soffre: le centomila persone rimaste senza lavoro e senza reddito a dicembre, che oggi forse sono diventate il doppio o il triplo; le difficoltà del piano vaccinale; le migliaia di commercianti e imprenditori che stanno per gettare la spugna. In una democrazia sana, durante un'emergenza di questa portata, sono le persone e la Polis i referenti dei partiti: è il momento, per tutti, di ricordarselo e agire di conseguenza». Lo dichiara Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

Ore 21.54 - Bellanova: Iv darà suo contributo

«Ringrazio il presidente Mattarella per la saggezza e il senso di responsabilità: le sfide che il Paese ha davanti sono enormi e il governo, lo diciamo da mesi, deve essere all'altezza. In questo momento così delicato non faremo mancare il nostro contributo e il nostro apporto». Lo scrive su Twitter la senatrice di Italia viva, Teresa Bellanova. 

Ore 21.53 - Cambiamo!: pronti a sostenere governo di alto profilo

«Le emergenze elencate dal Capo dello Stato impongono un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche. Offensivo verso il Paese e verso lo stesso Presidente Mattarella è stato il teatrino di questi giorni che ha fatto solo perdere tempo prezioso. Avevamo chiesto in tempi non sospetti la formazione di un governo di unità e salvezza nazionale che fosse in grado di dare le risposte che i cittadini italiani si aspettano. Da parte nostra siamo pronti ad accogliere l'appello del Presidente Mattarella sostenendo un governo di alto profilo che possa fronteggiare le sfide più urgenti per il Paese». Lo comunica in una nota l'Esecutivo nazionale di Cambiamo!, il partito guidato da Giovanni Toti. (ANSA).

Ore 21.49 - Salvini: elezioni via maestra

«"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo...". Articolo 1 della Costituzione italiana», scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.

Ore 21.01 - Orlando (Pd): Iv voleva la rottura

«Questa sera c'è stato il suono della campanella: c'erano tutte le condizioni per ricomporre. Abbiamo modificato la posizione dei 5s sulla prescrizione, volendo si poteva trovare un'intesa anche su Anpa. Ho l'impressione che si volesse questa rottura, dietro c'è un disegno politico». Così il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a Cartabianca su Rai3. «Probabilmente Iv riteneva che questa alleanza sin dall'inizio non fosse lo scenario preferibile e ipotizza altre alleanze. È un errore enorme. Ho sempre pensato che questa fosse la finalità di Renzi. Ma sono stato io a lavorare sulla giustizia. Purtroppo i fatti non mi hanno smentito. Renzi ha sempre avuto l'idea di far saltare questa alleanza che è l'unica una alternativa al centrodestra».

Ore 20.59 - Di Battista contro l'ipotesi Draghi

Alessandro Di Battista gioca d'anticipo e stronca su Facebook Mario Draghi, mentre il nome dell'ex numero uno della Bce rimbalza nei palazzi romani alle prese con la crisi. «Repetita iuvant...», scrive l'esponente M5S postando un suo articolo del 31 agosto scorso, pubblicato sulla testata online 'Tpi.it', in cui Draghi veniva etichettato come «l'apostolo delle élite».

Ore 20.53 - Fico: non c'è maggioranza

«Allo stato attuale permangono distanze alla luce delle quali non ho registrato unanime disponibilità a dare vita a una maggioranza», ha detto il presidente Fico dopo l'incontro con Mattarella.

Ore 20.47 - Palazzo Chigi: da Conte doveroso riserbo in fase delicata per Italia

«Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo le dimissioni rassegnate al Capo dello Stato, ha ritenuto di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica in questa delicata fase per il Paese, nel rispetto dell'impegno profuso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente della Camera Roberto Fico. Si invita quindi, in questo momento di forte criticità per il Paese, a non attribuire al Presidente Conte dichiarazioni e virgolettati che non rispettano il suo pensiero». È quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi. «Come ricordato nei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio non ritiene di dover rilasciare dichiarazioni mantenendo invece il doveroso riserbo sulla evoluzione della crisi di governo», spiegano le stesse fonti.

Ore 20.38 - Meloni: spettacolo indegno

«Queste sono ore in cui gli scenari sono sempre tutti aperti, ho smesso di guardare la vicenda da esponente politica e lo faccio da cittadina. Io tifo contro Conte e contro questa maggioranza, però è uno spettacolo indegno di una nazione civile. Mi chiedo cosa hanno fatto in questo anno? In realtà non stavano discutendo di programma ma di poltrone già da un anno». Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia ospite di 'Stasera Italia' su Rete 4. 

Ore 20.24 - M5S: Renzi voleva solo poltrone

«Nessuna volontà di aiutare il Paese nel momento più difficile, nessun interesse verso i cittadini italiani o a lavorare per l'interesse della collettività. Da parte di Matteo Renzi sul tavolo c'era solo la questione delle poltrone. Così facendo ha dimostrato chiaramente che questa era la vera ragione per la quale ha provocato la crisi. Poltrone che ha chiesto, contrariamente a quanto sostenuto in questi giorni. Oltre a chiederle, il senatore di Rignano, voleva decidere anche per conto delle altre forze politiche». È quanto dichiara il M5S.

«Non abbiamo ricevuto da Iv nessun tipo di rassicurazione su Conte e abbiamo assistito anche al sindacare sui minisetri degli altri. Chi ha cominciato a mettere veti è Renzi,che ha posto davanti all'interesse del Paese l'interesse ad avere qualche poltrona in più», dice il capo politico M5S Vito Crimi.

Ore 20.05 - Tensione in M5S: «Bisognava cedere qualcosa»

Alta tensione nel M5S dopo il naufragio del tavolo programmatico. Monta sempre di più il malcontento nelle chat grilline contro i vertici M5S per la gestione della trattativa sul nuovo governo. Nel mirino, il capo politico Vito Crimi. Tra i parlamentari più agguerriti c'è Federica Dieni, membro del Copasir. Interpellata dall'Adnkronos la deputata punta il dito contro il leader: «Apprendo dalla stampa che la trattativa l'ha portata parallelamente avanti Crimi, senza consultarsi con i ministri o i parlamentari: essendo in prorogatio e mai eletto, penso che un passaggio per sentire il parere degli eletti avrebbe dovuto farlo...». «Se ti siedi a un tavolo, su qualcosa devi cedere. Credo anche io che serva un governo forte con persone di livello. Può essere un'occasione anche per noi per migliorare la squadra, anche noi dobbiamo cedere qualcosa: il nostro slogan, del resto, è prima le idee e poi le persone... Credo che nessuno sia intoccabile», chiosa Dieni.

Ore 19.50 - Fico sente Renzi

A quanto si apprende, il presidente della Camera Roberto Fico ha sentito telefonicamente il leader di Iv, Matteo Renzi. La terza carica dello stato sta sentendo anche gli altri big, prima di recarsi al Quirinale dove è atteso alle 20.30 per riferire al Capo dello Stato della sua 'esplorazione' per la formazione del nuovo governo. Renzi lo avrebbe ringraziato «della serietà» con cui ha svolto l'incarico.

Ore 19.44 - Pd: da Renzi rottura inspiegabile

«Renzi aveva fatto richieste sugli assetti di governo ancor prima che fosse dato l'incarico a Conte e poi la rottura inspiegabile», fanno sapere fonti Pd aggiungendo che Renzi voleva scegliere anche i ministri del Pd.

Ore 19.40 - Renzi: rottura sui nomi

«La barzelletta che non si chiude sul verbale è, appunto, una barzelletta. Qui lo scontro è altissimo sui contenuti: dal Mes alle infrastrutture, dalla giustizia alla Torino-Lione e ovviamente sui nomi. Crimi ha detto che non intendono cedere su nessuno a cominciare da Bonafede e Azzolina. Domenico Arcuri e Mimmo Parisi non si toccano. Possono sostituire la Catalfo solo se non ci va la Bellanova. E per vicepremier al momento è in ballo Fraccaro con Orlando», scrive Matteo Renzi, a quanto si apprende, in chat con i parlamentari di Italia Viva.

Ore 19.33 - Castaldi (M5S): Renzi vuole testa di Conte, voto vicino

«Altro che temi! Poltrone e testa di Conte nonostante una pandemia. Indegno! Elezioni vicinissime, a mio parere! E sono pronto: prontissimo!». Lo scrive su twitter il sottosegretario uscente ai Rapporti con il Parlamento e senatore M5S Gianluca Castaldi. 

Ore 19.13 - De Petris: Iv contro tutto, difficile evitare elezioni

«Iv ha dato parere contrario su tutto e non si scioglie la riserva su Conte. Entriamo in una fase difficile in cui è difficile che possa accadere qualcosa di diverso dalle elezioni». Lo dice la capogruppo del Misto al Senato Loredana De Petris, senatrice di Leu.

Ore 19.10 - Marcucci (Pd): condizioni per andare avanti ci sono

«Ora Fico ed il presidente Mattarella valuteranno, ma ci sono le condizioni per potere andare avanti», dice il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci uscendo dalla sala della Lupa.  

Delrio: distanze sono colmabili

«Abbiamo fatto un lavoro importante in questi due giorni con discussioni approfondite. Rimangono distanze, non solo con Iv, anche sull'impostazione di alcuni punti. Siamo fiduciosi che il lavoro per colmare le distanze possa essere fatto da chi dovrà formare il governo e scrivere il programma». Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio uscendo dalla sala della Lupa. «Il lavoro proficuo è stato fatto ma non sono state esaurite tutte le questioni», ha concluso.

Ore 19.07 - Boschi: restano distanze

«Rimangono le distanze sui contenuti nonostante il lavoro di questi giorni. Non abbiamo parlato di nomi». Lo dice Maria Elena Boschi di Italia viva uscendo dalla sala della Lupa. Boschi ha parlato di «distanze incolmabili su fisco e Giustizia». L'accordo «non c'è», ha aggiunto. 

Ore 19.03 - Fonti Iv: nessun verbale finale

Né un verbale né un documento conclusivo. È quanto si apprende da fonti di Italia viva, al termine del tavolo sul programma. Le stesse fonti precisano che non c'è stato abbandono da parte di Iv del tavolo né la mancata firma. Tutte le forze politiche starebbero ora illustrando a Fico le proprie posizioni.

Ore 18.59 - Rottura su Bonafede e Azzolina

Fumata nera questo pomeriggio a un vertice di Matteo Renzi con Dario Franceschini, Vito Crimi e Roberto Speranza per cercare un'intesa sulla nascita di un governo Conte ter. A quanto apprende l'ANSA da fonti di Italia viva, sia sui temi che sulla squadra, dal Mes al ruolo di Arcuri, non si sarebbero registrate le aperture attese. In particolare, secondo le stesse fonti, Crimi avrebbe detto no alla richiesta di sostituire i ministri Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. In più, sarebbe stato «posto un veto» su Teresa Bellanova al ministero del Lavoro.

Ore 18.24 - Fonti: intesa sul programma non c'è

Non c'è intesa, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, sul verbale che dovrebbe chiudere il tavolo sul programma dopo due giorni di lavori. Italia viva, che aveva chiesto un documento con cronoprogramma, avrebbe poi detto sì alla scelta di redigere un verbale di fine riunione ma avrebbero lamentato, alla lettura del testo, che non rispecchia le diverse posizioni che si sono registrate al tavolo su alcuni temi.

Ore 17.50 - Salvini: centrodestra compatto

«Il centrodestra è compatto e ha le idee chiare: non è possibile che la sinistra perda altro tempo, le priorità sono salute e lavoro, non i litigi per poltrone e ministeri. Abbiamo le idee chiare su quello che serve per rilanciare il Paese». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, che oggi ha parlato con Berlusconi, Meloni, Toti, Lupi e De Poli. Per Matteo Salvini le cose che servono vanno «da un piano vaccinale serio al taglio delle tasse, dall'apertura immediata di tutti i cantieri fermi all'utilizzo più efficace dei fondi Ue, da una profonda riforma della giustizia alla pace fiscale». «Basta chiacchiere, si è perso già troppo tempo», afferma salvini sentiti gli alleati.

16.12 - Carelli lascia M5S

«Non senza sofferenza interiore annuncio la mia uscita dal Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. In questo modo dico addio ad un Movimento che ha perso la sua anima.» Lo afferma il deputato Emilio Carelli. «La mia decisione arriva dopo una lunga riflessione. Mentre entro nel Gruppo Misto della Camera voglio propormi come aggregatore di una nuova componente »Centro - Popolari Italiani«, che potrebbe diventare una casa accogliente per tutti i colleghi che intendono lasciare il Movimento ma temono di restare isolati, ma anche per chi proviene da altri gruppi», aggiunge.

Ore 14.20 - Orlando a Renzi: non sprecare chance

«Renzi dice che su giustizia siamo allo zero assoluto. Probabilmente sono stato invitato a un'altra riunione... Apertura su riforma penitenziaria, modifica prescrizione, intercettazioni... Non sprechiamo questa possibilità!», scrive su Twitter il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, commentando quanto trapela dall'assemblea di Italia viva.

Ore 14.07 - Renzi a Iv: noi per intesa ma non accettano mediazioni

«Non stanno concedendo nulla»: Italia viva è «favorevole a un accordo, ma» gli altri partiti «non accettano nessuna mediazione sui temi grossi e non vogliono neppure mettere nulla per iscritto», avrebbe detto Matteo Renzi, a quanto si apprende, ai parlamentari di Iv in assemblea parlando della trattativa sul governo. Sulla giustizia, avrebbe aggiunto, «lo zero assoluto». Finora non è stato fatto nessun passo avanti su nessun contenuto: «fino all'ultimo» proveremo a vedere se c'è una disponibilità a una mediazione. Iv «non condivide il lodo Orlando: non c'è nessun accordo sulla prescrizione e sul processo penale», affermano fonti di Iv.

Ore 13.25 Tajani: maggioranza Ursula non esiste. «Non esiste la sostanziale unità del Paese se manca mezzo Paese. Voglio dire una cosa chiara e netta: la maggioranza Ursula in Italia non esiste. Si è realizzata a Bruxelles perché a guida Partito Popolare Europeo, che ha vinto le elezioni, al quale gli altri si sono accodati». Lo dice il vicepresidente di Fi Antonio Tajani ad Affaritaliani.it sull'ipotesi che Forza Italia possa partecipare a un governo con Pd, M5S e Italia Viva ma senza Lega e Fratelli d'Italia.

«Silvio Berlusconi ha detto una cosa molto chiara. La posizione di Forza Italia è per far nascere un governo dei migliori che rappresenti l'unità del Paese. Questa è la nostra posizione, poi vedremo che proposta farà il Capo dello Stato se fallisce il tentativo di far nascere il Conte ter. Valuteremo insieme agli alleati del Centrodestra e decideremo insieme» dice Tajani secondo il quale «la sinistra presenta ed evoca l'ipotesi della maggioranza Ursula per coprire i propri errori: a noi non interessa nella maniera più assoluta». Alla domanda se Forza Italia abbia paura delle elezioni, il numero due del partito di Berlusconi risponde: «Forza Italia è il partito che nelle ultime settimane sta crescendo maggiormente nei sondaggi, non abbiamo alcuna paura delle elezioni, ci mancherebbe altro. Abbiamo però detto che prima del voto cerchiamo di capire se si può far nascere il governo dei migliori. Se poi la sinistra dice no a tutto è chiaro che l'unica strada che resta è quella delle elezioni. Non saremo certo noi a togliere le castagne dal fuoco al Pd».

Ore 12.29 Fonti Pd: significativa convergenza al tavolo su ambiente e scuola. «Sui temi della sostenibilità ambientale con la mozione approvata in Senato, e sui temi della scuola con l'esigenza di un rilancio prioritario degli investimenti, si è registrata una significativa convergenza dei gruppi parlamentari presenti al tavolo con il Presidente Fico». Lo fanno sapere fonti del Pd.

Ore 12.24 Giuliano (M5S): avanti con nostre idee per cambiamento profondo. «Sul fronte giustizia in questi anni sono stati fatti enormi passi avanti. Penso alla legge anticorruzione, che ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale, alla riforma del voto di scambio politico-mafioso e alla legge sulla class action, la stretta sui grandi evasori fiscali e la riforma delle intercettazioni. Le riforme del processo civile, penale, del Csm e dell'ordinamento giudiziario fortemente volute dal ministro Bonafede e dal Movimento 5 Stelle sono depositate alle Camere, investite in questo ultimo anno da tutti i provvedimenti di gestione della pandemia. Questi sono fatti di cui andiamo orgogliosi, sono quelle proposte su cui i cittadini ci hanno dato il loro consenso e che come MoVimento 5 Stelle abbiamo portato a termine insieme e grazie al lavoro sinergico con il ministro Bonafede. Un lavoro che certamente deve essere valorizzato e che vogliamo portare avanti». È quanto affermato, in una nota, da Carla Giuliano, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione giustizia.

Ore 12.00 Italia viva, no al lodo su prescrizione e processo penale. Italia viva «non condivide il lodo Orlando: non c'è nessun accordo sulla prescrizione e sul processo penale». Lo affermano fonti di Iv a proposito del confronto in corso al tavolo sul programma di governo su giustizia e prescrizione.

Ore 11.30 Andrea Orlando ha proposto un «lodo» sulla prescrizione

Ore 10.07 Scalfarotto (Iv): non sono sicuro che ci arà un Conte ter. «Non sono così sicuro che sia certo un Conte ter, stiamo ancora discutendo». Queste le parole di Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, ad Agorà Rai Tre, sulle trattative per la formazione del nuovo governo. «Non c'è nessun nome, quindi non c'è neanche quello della Boschi. Mi pare evidente».

Ore 10.02 Salvini: si metteranno d'accordo, con qualche ministro in più o meno. «Penso che alla fine si metteranno d'accordo, con qualche ministero in più o in meno, con tutti che andranno in tv a dire di aver vinto, con qualche virgola in più, e gli italiani hanno perso mesi». Lo dice Matteo Salvini, a SkyStart, facendo così la sua previsione sull'esito della crisi di governo. «Noi - assicura - continueremo a fare il nostro lavoro».

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Pubblicato da Il Messaggero su Martedì 2 febbraio 2021
 
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