Vaccini, Giulia Grillo: «Mio figlio farà tutti quelli obbligatori. Per gli altri valuterò»

Vaccini, Giulia Grillo: «Mio figlio farà tutti quelli obbligatori. Per gli altri valuterò»
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Martedì 4 Dicembre 2018, 13:07
I nuovi membri del Consiglio superiore di sanità saranno scelti in base al curriculum. Lo ha annunciato Giulia Grillo, ministro della Salute, all'Adnkronos salute. Le nuove nomine sono attese per gennaio. Quello di aver revocato il mandato dei componenti nominati dal precedente Governo, ha aggiunto Grillo parlando con l'Adnkronos Salute, «è un segnale di cambiamento a cui teniamo e che io ho dato in tutti gli organi e le commissioni che afferiscono al ministero, per dare spazio a figure che in questo Paese sicuramente ci sono. I componenti di questo organo consultivo devono essere tutte persone con un dato standard curriculare, quindi verranno selezionate le figure andandole a cercare, cosa che farò insieme al mio staff, dentro alle università e alle realtà territoriali italiane». 

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Grillo è tornata anche sulla questione dei vaccini obbligatori. 
«Vaccinerò mio figlio. Naturalmente nei tempi opportuni, quando il bambino avrà compiuto l'età prevista dal calendario vaccinale». Per i vaccini non obbligatori come quelli contro le meningiti «valuterò con il pediatra di fiducia. Che sceglierò, a breve, perché ancora non ho avuto il tempo».

Ben venga anche l'intervento dei privati a livello sanitario. 
«Lo Stato non può rispondere a tutte le esigenze di cura.
Quindi ben venga l'operatore privato purché sia controllato con regole di ingaggio e in maniera precisa. Perché è lì che si può annidare il problema reale quando si parla di privato in sanità», ha spiegato Grillo. «Quando si parla di privato - ha detto Grillo all'Adnkronos Salute - bisogna capire cosa si intende. In Italia il finanziamento della sanità è pubblico. Ed è questo l'importante: mantenere il finanziamento pubblico. Perché, in questo modo, riusciamo a garantire l'articolo 32 della Costituzione. L'erogatore, quello che presta l'assistenza, può essere anche un soggetto privato, non è un problema. Già oggi molta parte dell'ospedalità viene garantita da soggetti privati. Parliamo di numeri rilevanti, vicini al 40% di posti letto per acuti. Il tema non è il privato, ma 'continuiamo a finanziarè la sanità. Naturalmente sul soggetto privato - sottolinea - bisogna esercitare gli stessi controlli di qualità che vengono fatti sul pubblico».

 
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