Grillo-Zingaretti, duello sulla sanità

Grillo-Zingaretti, duello sulla sanità
di Simone Canettieri
3 Minuti di Lettura
Sabato 2 Febbraio 2019, 07:20
Almeno un altro anno. Nei piani del governo il commissariamento del Lazio sulla sanità è destinato a durare ancora dodici mesi «se basteranno». E, soprattutto, non se ne occuperà più Nicola Zingaretti. Con l'attacco sferrato ieri dal ministro della Salute Giulia Grillo - durante un blitz all'ospedale Umberto I di Roma in compagnia di una delegazione di deputati e consiglieri regionali M5S - si apre adesso uno scenario complicato. Fatto di numeri e slide, raffronti e grafici. Il «grimaldello» utilizzato al tavolo tecnico di marzo sarà quello delle liste d'attesa, considerato dalla Grillo il nervo scoperto della cura Zingaretti.
Il braccio di ferro tra la Regione Lazio e i ministeri della Salute e dell'Economia sta per iniziare. La mossa della ministra M5S è stata però concordata con la copertura di via XX Settembre, anche se i numeri, si sa, hanno la testa dura. E i tecnici dell'Economia hanno fama di non fare sconti a nessuno, come sanno bene Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Sarà infatti il dicastero di Tria a dover prendere la decisione finale. L'esecutivo gialloverde è convinto alla fine di portare a casa il risultato: togliere i galloni di commissario al governatore del Lazio e nominare (è competenza del consiglio dei ministri) un proprio uomo «anche se va riconosciuto che finora è stato condotto un buon lavoro, ma non basta».
L 'assalto arriva a 24 ore da un altro fronte aperto tra il dem Zingaretti e il M5S: la questione rifiuti e l'obbligo per Raggi di indicare una discarica nella Capitale. Ma è proprio sulla sanità che si prospettano scintille. Il presidente del Lazio, candidato favorito alla guida del Pd, commenta l'atto come una «persecuzione politica» e paventa il rischio dello «stop alle assunzioni del personale medico e infermieristico».

LA RICOSTRUZIONE
«Pazienti messi ovunque, seduti sulle barelle, quasi uno sopra l'altro e condizioni di pulizia molto scadente, a tratti indecorose». Con queste parole - via Facebook - la Grillo ha commentato la visita a sorpresa all'Umberto I, dove c'è il più grande pronto soccorso della Capitale. Ma poi è stata la sua seconda riflessione a innescare il caso : «Ho letto i verbali: non credo di poter essere fiduciosa rispetto a un'uscita imminente dal commissariamento per la Regione Lazio, risulta ancora un disavanzo di 110 milioni. Inoltre, per svolgere questo ruolo serve una figura terza a tempo pieno». L'attacco coglie il governatore a Viterbo, in visita proprio a un ospedale. Il tempo di ritornare a Roma e alle 16 scatta la conferenza stampa: «Non esiste in questo momento un orientamento del governo Conte indirizzato verso il prosieguo di un commissariamento del Lazio». Sempre il governatore aggiunge: «È vero esattamente il contrario - ha aggiunto - i presupposti per uscire dal commissariamento ci sono tutti. Non è vero che non ci sono. Una cosa è un giudizio individuale che si può dare - ha detto ancora Zingaretti - altro sono i parametri che vanno rispettati. I parametri sono stati raggiunti. Confidiamo che anche l'esito del prossimo tavolo sia positivo». Dunque, continua, sono «parole infondate».

A margine di questo scontro ce n'è un altro. L'assessore Alessio D'Amato risponde alle critiche del 5 Stelle Pierpaolo Sileri, presidente della commissione Igiene e sanità del Senato, così: «Vi invito ad andare sul sito dottori.it e potrete vedere che questo, che è attualmente presidente della commissione al Senato, ha anche un doppio lavoro perché fa attività in strutture private accreditate della Regione Lazio con visite a 150 euro, e queste sono cose che dico formalmente basta andare sui siti, ed è anche un dipendente di Tor Vergata...». Replica Sileri: «Per fortuna l'assessore ha scoperto che sono un medico, che effettuo visite, anche private, che sono un chirurgo. Sono in aspettativa da quando sono stato eletto a titolo gratuito vado ad operare in ospedale, quando libero da impegni istituzionali, il lunedì mattina».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA