Toti e Forza Italia, al Brancaccio vanno in scena le prove di scissione

Toti e Forza Italia, al Brancaccio vanno in scena le prove di scissione
di Mario Ajello
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Sabato 6 Luglio 2019, 16:07 - Ultimo aggiornamento: 16:08
È una prova di scissione il teatro Brancaccio. Strapieno. Duemila persone circa. Prima galleria: colma. Seconda galleria: idem. Giovanni Toti, in questa adunata forzista o post-forzista, tutti lo chiamano presidente. Della Regione Liguria o del partito che ci sarà dopo lo scisma da Forza Italia da parte del governatore che Berlusconi ha deciso di cooptate ma in tandem con la Carfagna, su due linee contrapposte, il salvinismo e l'anti-salvinismo difficilmente conciliabili?

La questione Brancaccio gremito - di consiglieri comunali da Nord a Sud che dicono: "Basta con le logiche di corte, in Forza Italia deve comandare chi è più bravo e chi ha più consenso sul territorio e non i raccomandati del Cavaliere" - è semplice: o martedì, al tavolo in cui si decidono le regole del partito azzurro, Berlusconi concede a Toti le primarie, oppure Capitan Giovanni e il suo esercito piccolo o grande andranno via. Direzione Salvini.
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