Giorgia Meloni, stalker arrestato a Termini. «Mesi di persecuzioni, era ossessionato»

Giorgia Meloni, stalker arrestato a Termini. «Mesi di persecuzioni, era ossessionato»
di Giuseppe Scarpa
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Mercoledì 31 Luglio 2019, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 13:14

Da diversi mesi Giorgia Meloni è vittima di uno stalker. Una persecuzione senza tregua, che ha spinto il politico a presentare una denuncia nei confronti dell'uomo. Così la Meloni, nata a Roma nel gennaio del 1977, è finita negli ultimi mesi al centro delle attenzioni squilibrate di una persona. Lo stalker sarebbe sconosciuto al presidente di FdI. Si tratterebbe infatti di un uomo di origini campane che non ha mai incontrato e che le invia, senza sosta, messaggi attraverso diversi social network.

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Una situazione delicata che, data l'insistenza dell'uomo, ha comportato, inizialmente, alcune modifiche nello stile di vita della deputata. Lo stalker aveva invaso di messaggi l'esponente politico di centrodestra. Le faceva una serie di complimenti e insisteva per poterla incontrare in prima persona.

LA PERSECUZIONE
Una condizione intollerabile andata avanti per diverso tempo. Il presidente di FdI, all'inizio, non voleva segnalare l'uomo alle forze dell'ordine. La vicenda è poi degenerata. Perché il persecutore dalle parole è passato ai fatti. L'uomo, originario della Campania, riteneva di essere il padre della figlia della Meloni. Per questo motivo pretendeva di incontrare la Meloni per discutere della cosa. Le aveva inviato un messaggio anticipandole la sua visita nella Capitale. Si era convinto a tal punto da prendere un treno per Roma ed incontrare la deputata. A questo punto sono scattate tutte le misure a tutela della vittima.

IL TENTATIVO DI INCONTRO
In pratica gli agenti della polizia ferroviaria hanno atteso l'uomo alla stazione Termini. Una volta sceso dal treno all'uomo è stato chiesto il motivo del suo viaggio a Roma. Lo stalker sulle prime ha cercato di negare, poi gli è stato domandato se era venuto per incontrare la Meloni. L'uomo ha ammesso il motivo della sua visita ed è stato fatto risalire sul treno in direzione di casa. Ad oggi è sorvegliato speciale da parte della polizia ed è indagato per il reato di stalking.

Il presidente di FdI non è l'unico esponente politico che vive sulla propria pelle il terrore di una persona ossessionata - come recita l'articolo 612 bis del codice penale - e capace di cagionare un fondato timore per l'incolumità. Stessa storia allucinante per la parlamentare del Pd Maria Elena Boschi. La Boschi, nel novembre del 2016, riceveva decine e decine di mail dal tono minaccioso sulla sua casella postale della Camera dei deputati che avevano imposto un servizio di scorta. Allo stalker era stato prescritto l'obbligo di dimora a Napoli. Misura che aveva infranto andando a Firenze dove si sarebbe tenuta la Leopolda alla presenza della stessa Boschi. Per questo motivo alla fine erano scattati gli arresti domiciliari.
 

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