Ucraina, Draghi: «Tetto per il gas, se la situazione peggiora scattano i razionamenti»

Il premier: «Le misure saranno adeguate ma ora non è il caso di lanciare allarmi»

Ucraina, Draghi: «Tetto per il gas, se la situazione peggiora scattano i razionamenti»
di Marco Conti
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Venerdì 18 Marzo 2022, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 08:12

Le misure per ridurre il caro carburanti e sostenere famiglie e imprese che verranno decise oggi non produrranno nuovo debito pubblico. Il presidente del Consiglio Mario Draghi lo ribadisce più volte nella conferenza stampa che segue il consiglio dei ministri che ha varato il crono-programma di uscita dalla pandemia. «Nessun scostamento di bilancio», ripete ammettendo però che la guerra in Ucraina ha creato «una situazione di grande incertezza, in grande evoluzione».

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IL QUADRO
Draghi sostiene anche che «non è il caso di lanciare allarmi» su rischi energetici o alimentari ma «se le cose continuassero a peggiorare dovremmo cominciare ad entrare in una logica di razionamenti». Un'evenienza che però non c'è, spiega il presidente del Consiglio che annuncia anche un nuovo consiglio dei ministri per oggi pomeriggio per licenziare il decreto attraverso il quale ridurre il caro carburanti e venire incontro a famiglie e imprese alle prese con bollette sempre più care.

Le risorse a disposizione sono poche e per altre misure si attende che si definisca il quadro europeo nonchè il varo del Documento di Economia e Finanza (Def) che Draghi annuncia per fine mese.

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«La situazione di grande incertezza» causata dal conflitto, ammessa anche dal presidente del Consiglio, moltiplica le esigenze. Alla crisi dell'autotrasporto si sommano quelle degli allevatori, dei pescherecci, delle imprese energivore così come delle famiglie. Il governo è costretto a destreggiarsi anche tra richieste di ristori e di cassa integrazione. Sul testo del decreto hanno continuato a lavorare sino a sera tardi a Palazzo Chigi il ministro dell'Economia Daniele Franco, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il sottosegretario Roberto Garofoli. Tra le misure che sono sul tavolo c'è il taglio per tre mesi di 15 centesimi dei carburanti (tramite l'accisa mobile) che si autofinanzia con l'iva, e si ragiona su una più corposa rateizzazione delle bollette per famiglie a basso reddito e per le imprese ad alto consumo di energia. Per non fare nuovo debito si lavora sulla tassazione degli extra profitti delle imprese che più hanno goduto del rialzo dei prezzi dell'energia. Misura che potrebbe mettere a disposizione un paio di miliardi, ma che non è facile da attuare mancando una decisione da parte di Bruxelles e che comunque non può essere retroattiva.
L'ENERGIA
Si cercano risorse anche e per rifinanziare, con un miliardo di euro, il Fondo di garanzia per le Pmi creando anche un fondo ad hoc per i ristori - come chiede il ministro Giorgetti - da 800 milioni di euro. Nel decreto dovrebbe anche essere previsto un fondo per i rifugiati e un rafforzamento del golden power per le imprese ritenute strategiche per il Paese.

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Anche ieri Draghi è tornato a chiedere un tetto europeo al prezzo del gas oltre alla separazione di quest'ultimo dal prezzo dell'energia elettrica che è prodotta anche dalle rinnovabili. Proprio su questo punto si annuncia battaglia al consiglio Ue della prossima settimana anche perché non è escluso che i Ventisette decidano nuove sanzioni contro la Russia compreso lo stop alle forniture di gas. Per prepararsi all'appuntamento oggi il presidente del Consiglio incontra a Villa Madama lo spagnolo Pedro Sanchez, il portoghese Antonio Costa e in collegamento il greco Kyriakos Mitsotakis.


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