G20 al via oggi a Roma, Biden, elogio all'Italia: «Lavoro straordinario». C'è il sì alla difesa Ue

G20 Roma, Biden, elogio all'Italia
di Marco Conti
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Sabato 30 Ottobre 2021, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 09:06

«Stai facendo un lavoro straordinario qui! Abbiamo bisogno di mostrare che le democrazie possono funzionare e che possiamo produrre un nuovo modello economico. Tu lo stai facendo». Nello scontro tra democrazie liberali e regimi autoritari, russo o cinese, Joe Biden ha bisogno di alleati e di esempi che possano dimostrare che si può crescere rispettando i diritti umani, ambientali e la giustizia sociale.

 
LA DOTTRINA SOCIALE
Il riconoscimento che il presidente americano fa al governo di Mario Draghi è in perfetta sintonia con l’incontro che il cattolico Biden ha avuto poco prima con Papa Francesco e poi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Quest’ultimo non a caso ha citato, come esempio della ritrovata sintonia tra le due sponde dell’Oceano dopo l’era trumpiana, la tassa sulle grandi multinazionali del web che va nella direzione dell’equità sociale. Il post-pandemia è per Biden l’occasione per rilanciare la democrazia come migliore modello di convivenza e si difende dimostrando di saper usare le risorse del Pnrr e i 1750 miliardi di dollari che Biden ha stanziato poco prima di partire per Roma. Da alfiere del modello democratico, da scagliare contro gli autocrati cinesi che attentano anche alla democrazia taiwanese, Biden trova quindi nell’atlantismo di Draghi una sponda anche per affermare una linea di politica economica più attenta ai temi dell’uguaglianza e dell’inclusione sociale. 

 


«La forza dei rapporti bilaterali» tra gli Usa e l’Italia, sottolineata da Biden, si esalta con la presidenza italiana del G20 che inizia oggi. «Una leadership personale» quella di Draghi, che Biden apprezza e che consente al premier italiano di incassare aperture sul tema della costruzione di una difesa comune europea che non intende sovrapporsi o sostituirsi a quella della Nato, ma in un «rapporto di complementarietà».


Nel corso del colloquio di un’ora a Palazzo Chigi, Biden si congratula anche della campagna vaccinale e «per tutto quello che l’Italia ha fatto a sostegno del popolo afgano», inclusa l’organizzazione di un G20 straordinario sull’Afghanistan e l’accoglienza di oltre 4 mila afgani, che presto avranno una seconda chance negli Stati Uniti. Non poteva mancare un punto sulla situazione di instabilità nel Mediterraneo e in Libia prima di affrontare il tema del summit del G20 sul clima che inizierà oggi e che la presidenza italiana intende portare a delle conclusioni che non arretrino rispetto agli impegni presi sei anni fa a Parigi.


Draghi ringrazia Biden per il sostegno alla presidenza italiana, consapevole che le resistenze di Cina e India nel rispettare l’obiettivo delle emissioni zero nel 2050, rende difficile persino la condivisione di un documento finale condiviso.
Dopo un’ora di colloqui e di strette di mano anche tra e con le consorti, Biden lascia Palazzo Chigi per incontrare il presidente francese Macron a Villa Bonaparte, sede dell’ambasciata di Francia presso la Santa Sede, e Draghi attende l’arrivo del primo Ministro indiano, Narendra Modi, alla sua prima visita ufficiale in Italia.


Modi arriva a palazzo Chigi con un corteo di auto decisamente più contenuto di quello americano. Draghi e Modi discutono delle prospettive della cooperazione politica ed economica bilaterale e dei temi del G20: cambiamenti climatici e transizione energetica. A seguire arriva anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Più complicato l’incontro di Biden con il presidente francese Macron che avviene dopo la “crisi dei sottomarini”, scoppiata a settembre quando, con l’accordo Aukus tra Usa, Regno Unito e Australia, Parigi ha perso una commessa miliardaria con Canberra.

«Quello che abbiamo fatto è stato maldestro e non è stato molto elegante», si è subito difeso Biden accolto da Macron con un ampio sorriso e una stretta di mano lunghissima. «Avevo l’impressione che la Francia fosse stata informata da tempo che quel contratto non sarebbe stato chiuso», ha continuato Biden sostenendo di non doversi scusare con nessuno e che «gli Usa non hanno migliore alleato della Francia, un partner di estremo valore»

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