FdI: «Subito indennizzi per operatori economici della montagna»

Fdi, subito indennizzi per operatori economici della montagna
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Mercoledì 17 Febbraio 2021, 19:00

Costituzione di un fondo per gli operatori economici del settore del turismo invernale legato alle stazioni sciistiche con l'erogazione di due quote di contributo e interventi una tantum a compensazione del mancato reddito: sono queste le proposte emerse dalla videoconferenza organizzata da Fratelli d'Italia dal titolo "Io sto con gli operatori della montagna". Un dibattito - quello organizzato dal partito di Giorgia Meloni - aperto a tutta la filiera del turismo montano per analizzare lo stato di crisi e per proporre soluzioni a salvaguardia del turismo e dell'economia del settore. «FdI - ha dichiarato il capogruppo in Senato Luca Ciriani - si fa portavoce dell'indignazione dei tanti lavoratori del settore e chiede che vengano messe subito in campo misure tali da far ripartire l'intero comparto: ristori non sono mai arrivati, bloccati dalle liti che impediscono il varo del quinto decreto Ristori».

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«Il governo non è stato in grado di tracciare i contagiati e fare i tamponi - ha aggiunto il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida - però ha scoperto che la variante inglese del Covid viaggia sugli sci.

Per questo motivo ho presentato un'interrogazione al governo per sapere su quali basi scientifiche sia stata decisa la proroga della chiusura degli impianti sciistici».

«Fratelli d'Italia - hanno proseguito il capodelegazione a Bruxelles Carlo Fidanza e il responsabile Turismo FdI, Gianluca Caramanna - torna a chiedere lo stato di crisi per tutto il settore turistico e auspica che gli indennizzi siano calcolati sulle perdite di fatturato, intervenendo anche sui costi fissi». «Il danno economico è ingente - ha spiegato il presidente della Regione Abruzzo Marsilio - se consideriamo che già la scorsa stagione il governo non ha stanziato un euro per l'economia della montagna».

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Durante il suo intervento l'assessore lombardo al Turismo, Lara Magoni ha ribadito che «Non è più possibile procrastinare gli indennizzi a favore di famiglie e professionisti di un settore che sta attraversando una crisi senza precedenti». 

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