Tra i deputati azzurri che hanno già assicurato la loro presenza, oltre ai totiani della prima ora come Alessandro Sorte e Stefano Benigni, Osvaldo Napoli, Giorgio Silli, Daniela Ruffino, Claudio Pedrazzini e Manuela Gagliardi. Non farà mancare la sua presenza l'ex sottosegretario alla Giustizia, il senatore Luigi Vitali: «Parteciperò a questa iniziativa, mi auguro ci sia un'inversione di tendenza dentro Fi. Auspico che partecipi anche il presidente Berlusconi, che resta l'unico leader, incontrastato e incontrastabile. Spero, però, che, interpretando le esigenze della base, stabilisca una volta per tutte le regole per selezionare la nuova classe dirigente del partito e avviare così il rilancio».
A Roma il 9 luglio sono attesi amministratori locali, sindaci, consiglieri regionali e comunali, esponenti della società civile. Raccontano che il governatore ligure, che sta tessendo la sua tela da mesi forte del patto con Matteo Salvini, approfitterà del deludente 9% alle europee per lanciare una sorta di ultima chiamata a tutti gli azzurri, per lo più moderati, delusi dalla gestione del partito, convinti della necessità di rifondare il movimento e di superare il vecchio centrodestra, pronti a riconoscersi in un nuovo contenitore alleato della Lega, alternativo a Pd e Cinque stelle.
Ancora non è chiara la formula che potrebbe mettere tutti d'accordo e consentire a Toti di agganciare anche Giorgia Meloni e Raffaele Fitto, promotori della "Casa dei sovranisti e conservatori".
Oggi, Berlusconi ha rispolverato l'idea di una federazione «tra i partiti di centrodestra con un unico programma e l'indicazione preventiva dei ministri».
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