Open, l’altro filone dell’inchiesta: contratti sospetti con Grillo e Casaleggio

Open, l altro filone dell inchiesta: contratti sospetti con Grillo e Casaleggio
di Valentina Errante
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Domenica 22 Dicembre 2019, 00:43 - Ultimo aggiornamento: 15:22

Pagamenti sospetti partiti da Moby spa, la compagnia di navigazione italiana che offre i servizi per Corsica, Sardegna e l’isola D’Elba, e destinati alla Casaleggio e associati srl e alla Beppe Grillo srl. È nell’ambito delle verifiche sui finanziamenti a Open, la fondazione renziana che da Moby e dal suo amministratore, Vincenzo Onorato (perquisiti dalla procura di Firenze a novembre), ha ricevuto donazioni per 150mila euro, che sono partite le verifiche dell’Uif di Bankitalia. E durante gli accertamenti sui pagamenti eseguiti dai finanziatori sospetti sono emersi i rapporti con le società di Grillo e Casaleggio. Contratti per promuovere il marchio, che raggiungono quasi il milione di euro.

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Onorato, da anni, conduce una battaglia per l’impiego di marittimi italiani ed europei e punta a un regime di defiscalizzazione per le compagnie che applicano questa politica. Alcune delle rotte servite dalla compagnia sono esercitate in regime di convenzione, a fronte della quale la controllata di Moby, Compagnia italiana di navigazione spa, riceve un corrispettivo di 72 milioni di euro. Il contratto, che scadrà nel 2020 è finito all’esame della Commissione europea sugli aiuti di Stato. I finanzieri annotano che già la Moby, dopo avere finanziato la fondazione Open (riconducile al senatore Matteo Renzi), aveva ottenuto l’approvazione dapprima di un emendamento poi di un decreto legge, fortemente voluto dal senatore del Pd Roberto Cociancich, per disciplinare il regime fiscale per gli armatori italiani. Una legge del 2017, che porta il nome del parlamentare renziano, pubblicamente accolta con entusiasmo da Onorato. Proprio ieri, intanto, il Tribunale del Riesame di Firenze ha dato torto a Marco Carrai, l’amico dell’ex premier, indagato nell’inchiesta su Open. 
 
 

CASALEGGIO E ASSOCIATI
In un rapporto della Gdf si evidenzia che «Moby spa nel corso del 2019 avrebbe effettuato una serie di pagamenti ritenuti sospetti sia per gli importi, sia per la descrizione generica della prestazione ricevuta, che per la circostanza di essere disposti a beneficio di persone politicamente esposte». I contratti in questione riguardano l’incarico per la strategia e il piano di comunicazione #navigoitaliano con Casaleggio associati srl: un contratto di fornitura di 36 mesi da 600mila euro, che prevede la stesura di un piano strategico e la gestione di tutte le iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stakeholder del settore marittimo sul tema dei benefici fiscali del registro internazionale alle sole navi che imbarchino equipaggi italiani e comunitari. Uno degli obiettivi, oltre alla sensibilizzazione, prevede il raggiungimento di una community di un milione di persone. Il contratto prevede altri 250mila euro nel caso del raggiungimento di uno degli obiettivi entro 12 mesi e di 150mila euro nel caso del raggiungimento tra i 12 e i 24 mesi.

GRILLO SRL
La partnership tra Moby e la Beppe Grillo srl (titolare del sito dove è presente il blog del leader dei Cinquestelle) impegna invece la società a mettere a disposizione del marchio di navigazione un banner sul blog, da utilizzare per inserzioni pubblicitarie, e di pubblicare una volta al mese articoli redazionali con interviste a testimonial sul blog, sulla pagina Facebook e su Twitter. Il tutto per 120mila euro annui. 

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