Foggia, arrestato il sindaco Franco Landella (Lega) per corruzione e tentata concussione. Ai domiciliari anche la moglie

Foggia, arrestato il sindaco Franco Landella (Lega) per corruzione e tentata concussione. Ai domiciliari anche la moglie
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Venerdì 21 Maggio 2021, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 12:13

Corruzione e tentata concussione. Arrestato il sindaco dimissionario di Foggia della Lega Franco Landella, che ora si trova ai domiciliari. Primo cittadino che è anche accusato del reato di tentata concussione nei riguardi di un imprenditore operante nel settore della pubblica illuminazione. Insieme a lui sono ora sottoposte a misure cautelari altre quattro persone, tra cui la moglie di Landella Daniela di Donna, dipendente comunale, che è stata interdetta dai pubblici uffici. Landella si era dimesso dal suo ruolo il 4 maggio, dopo la perquisizione avvenuta nella sua abitazione il primo.

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La perquisizione - Il primo maggio scorso la polizia perquisiva la casa del sindaco dimissionario di Foggia, Franco Landella (Lega), e sequestrava i telefoni cellulari sia al primo cittadino che a sua moglie (dipendente comunale).

Per questo Landella chiedeva, attraverso il suo legale, ai due pm inquirenti, Enrico Infante e Roberta Bray, di essere ascoltato.

Le accuse - Landella si sarebbe recato nell'abitazione di un imprenditore interessato all'aggiudicazione dell'appalto, relativo al project financing per i lavori di riqualificazione ed adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione del Comune. Qui avrebbe prospettato, in maniera veemente, di «poter mandare tutto all'aria», secondo quanto ha accertato la Procura della Repubblica del capoluogo dauno. Successivamente Landella, esponente della Lega, avrebbe chiesto all'imprenditore di consegnargli una somma di danaro quantificata dapprima in 500.000 euro e poi scontata a 300.000 euro.

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Gli altri arresti - Nell'ambito delle indagini sono state arrestate e poste ai domiciliari, con le accuse di corruzione, anche i consiglieri comunali di maggioranza Antonio Capotosto (già arrestato il 30 aprile per altri reati) e Dario Iacovangelo; nonché un imprenditore edile. La moglie di Landella, Iolanda Di Donna, ex dipendente del Comune di Foggia (è stata in servizio fino a due settimane fa presso l'ufficio di gabinetto del sindaco), è stata sospesa dall'esercizio del pubblico ufficio. Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex presidente del Consiglio comunale, Leonardo Iaccarino (già agli arresti domiciliari, dal 30 aprile scorso, per i reati di corruzione, tentata induzione indebita e peculato). 

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Le infiltrazioni mafiose - Dal 9 marzo, al Comune di Foggia è in corso il lavoro della commissione del Viminale che ha il compito di accertare presunte infiltrazioni mafiose. In precedenza erano stati arrestati tre consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra. Bruno Longo, per una presunta tangente di 35 mila euro versata da un imprenditore per vedersi sbloccare il pagamento di una fattura. Poi Leonardo Iaccarino e Antonio Capotosto, accusati di corruzione, tentata induzione indebita e peculato.

La Procura - «Chi sa parli, denunci e testimoni». Il procuratore della Repubblica del Tribunale di Foggia Ludovico Vaccaro vuole approfondire le indagini. E durante la conferenza stampa sull'illustrazione dell'inchiesta ha ribadito l'osservanza del principio della presunzione di non colpevolezza, precisando che l'ufficio da lui diretto aveva chiesto la custodia cautelare in carcere e che il gip del Tribunale ha disposto i domiciliari «confermando i gravi indizi di colpevolezza».
 

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