Emilia Romagna, ordinanza oggi: negozi chiusi domenica, stop a ginnastica, canto e flauto

Emilia Romagna, ordinanza oggi: negozi chiusi domenica, stop a ginnastica, canto e flauto
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Giovedì 12 Novembre 2020, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 18:57

L'Emilia Romagna si dà nuove regole e pubblica una nuova ordinanza in attesa di ulteriori indicazioni dal Comitato tecnico scientifico nazionale. In attesa del monitoraggio di domani, che porterà a una nuova ordinanza del ministero della Salute che potrebbe cambiare la collocazione dell' Emilia-Romagna dalla zona gialla, la Regione ha emesso una nuova ordinanza per cercare di limitare gli assembramenti. Intanto, però, la crescita dei contagi non sembra rallentare: sono 2.402 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Emilia-Romagna, individuati sulla base di 20.310 tamponi. Si contano 49 morti (dei quali ben 26 a Bologna), fra loro un uomo di 43 anni a Modena. Circa la metà dei nuovi positivi, 1.264, sono persone asintomatiche, prevalentemente individuate con attività di contact tracing.

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In attesa di conoscere se l' Emilia-Romagna rimarrà in zona gialla o se saranno inasprite le restrizioni, da sabato entra in vigore l'ordinanza che Bonaccini ha firmato in parallelo ai colleghi di Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Ordinanza Emilia, i punti chiave

Mascherina indossata sempre

La misura vale fin dal momento in cui si esce di casa.

Nei giorni prefestivi e festivi chiuse le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali, con l'aggiunta, nei festivi, dello stop ad ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato (farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole le sole eccezioni previste, e rimangono aperti gli esercizi di ristorazione pur nei limiti previsti dal Dpcm in vigore). Sempre, invece, nei negozi e in qualsiasi esercizio di vendita potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni.

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Ordinanza da sabato

Sono le misure previste nell'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, valida in Emilia-Romagna da sabato 14 novembre e fino al 3 dicembre. Niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole di specifiche (perimetrazione, varchi di accesso e uscita distinti, sorveglianza pubblica e privata sull'applicazione delle regole di distanziamento e sicurezza). E ancora: la consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti «regolarmente collocati» (va ricordato che dalle 18 alle 5 di mattina l'attività è sospesa in base all'attuale Dpcm del Governo). La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e viene «fortemente raccomandata».





 

Sport e tempo libero

L'attività sportiva e motoria dovrà avvenire preferibilmente nelle aree verdi e periferiche, e comunque non si potrà fare nei centri storici delle città e nelle aree affollate, ad esempio le vie e le piazze centrali o i lungomare, rimanendo sempre distanziati. Spetterà naturalmente ai sindaci fissare ulteriori specifiche limitazioni. Infine, nelle scuole primarie e secondarie di secondo grado vengono sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato, considerate a rischio elevato. Misura prudenzialmente inserita in attesa di ulteriori indicazioni dal Comitato tecnico scientifico nazionale. L'ordinanza prevede poi che al di là dell'attività di formazione già normata dal Dpcm, tutte le restanti dovranno essere svolte a distanza (esempio: corsi di lingua, di teatro, fotografia). Il provvedimento contiene misure ulteriormente restrittive, che si aggiungono a quelle nazionali già in vigore sulla base dell'ultimo Dpcm del Governo e previste per le aree in fascia gialla, che hanno l'obiettivo di frenare la diffusione del contagio, a tutela della salute pubblica e per garantire la piena operatività delle strutture sanitarie regionali.

Intesa con Zaia e Fedriga

L'ordinanza viene presa in accordo con i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, rispettivamente Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, d'intesa con il ministro alla Salute, Roberto Speranza. Per limitare ulteriormente situazioni a rischio, gli spostamenti e, soprattutto, gli assembramenti e la concentrazione di persone che si sono visti anche lo scorso fine settimana. L'ordinanza è stata condivisa anche coi prefetti, per sottolineare la necessità di controlli più stringenti, e conseguenti sanzioni, insieme alle amministrazioni locali.

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