Elly Schlein, passione per i videogiochi, chitarra e politica: ritratto della leader "nerd" che si è presa il Pd

Cresciuta tra l'Emilia e la Svizzera

Videogiochi, chitarra e politica: Elly Schlein, ritratto della leader "nerd" che si è presa il Pd
di Andrea Bulleri
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Martedì 28 Febbraio 2023, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:30

Elly Schlein - La passione "da nerd" per giochi e videogiochi (il preferito è Monkey Island), la chitarra elettrica, il cane Pila, un pinscher color miele. E poi il volontariato per Obama nel 2008 e il crescendo di battaglie politiche, dalla protesta contro i 101 che affondarono Romano Prodi al Quirinale (correva il 2013) fino alla guida del Pd. Se fosse una serie tv, sarebbe "il mondo di Elly". Invece, è il lato privato del nuovo segretario (ma ha già fatto sapere di voler essere chiamata Segretaria, al femminile) dei dem, Elly Schlein. 

Chi è 

Nata a Lugano il 4 maggio 1985, Elena Ethel Schlein è figlia di professori universitari: Melvin Schlein, statunitense, docente di scienze politiche alla Franklin University, e Maria Paola Viviani, senese, che insegna Diritto. La politica, però, in casa Schlein si respira da sempre, visto che il nonno materno, Agostino Viviani, fu senatore socialista, tra il 1972 e il 1979.

L'altro nonno invece, ucraino di origine ebraiche, era emigrato negli Stati Uniti, prima dell'avvento del nazismo. 

Elly cresce tra la via Emilia e il West, direbbe Guccini: tra la Svizzera e Bologna, dove si trasferisce per frequentare l'università (Giurisprudenza) a 19 anni. E dove da allora vive, insieme alla compagna. Della fidanzata di Elly si sa poco, anzi praticamente nulla. A rivelarne l'esistenza, nel 2020, fu la stessa Schlein, nell'intervista televisiva in cui fece coming out: «Ho amato uomini e donne, ora sto con una ragazza e sono felice». 

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Volontaria per Obama

Nel 2008, Schlein è volontaria per la campagna (vincente) delle primarie democratiche Usa di Barack Obama. Aderisce al Pd, e quando nel 2013 la candidatura di Romano Prodi al Quirinale viene affossata dai 101 franchi tiratori lancia la protesta, al grido di #OccupyPd: nel mirino, il nascente governo di larghe intese guidato (proprio) da Enrico Letta. I dem li lascerà due anni dopo, in dissenso col nuovo segretario Matteo Renzi, dopo essere riuscita nell'impresa di guadagnarsi, a 28 anni, un seggio a Bruxelles, forte di oltre 55mila preferenze. Fino al ritorno in campo nel 2020, a fianco delle Sardine e di Stefano Bonaccini, nella corsa per l'Emilia Romagna (di cui sarà vicepresidente fino alle Politiche dello scorso settembre, quando viene eletta deputata). 

Anni 80

In mezzo, però, non c'è solo la politica, le battaglie femministe, ecologiste e della sinistra-sinistra che da sempre contraddistinguono il suo impegno. Ci sono le passioni private, le amicizie, i riferimenti culturali di una "ragazza degli anni 80", come qualcuno la definisce. A cominciare dai cartoni animati (su tutti "Occhi di gatto", la cui sigla rimbombava dalle casse la notte della vittoria alle primarie al comitato di via Prenestina). E poi la chitarra elettrica, di cui Schlein è appassionata suonatrice. 

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Dicono che si definisca "nerd", cioè secchiona. Un po' per via di quell'amore sfegatato per i fumetti, un po' per quello per giochi da tavolo e videogiochi: su tutti, il quiz Trivial Pursuit e i "Segreti di Monkey Island", fortunata serie di videogames nata negli anni Novanta. È amica del vignettista Sio, che le ha dedicato una striscia per l'exploit su Bonaccini, le piace Zerocalcare. Forse anche più di Marx, scherza qualcuno. 

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