Gualtieri sindaco, centrosinistra a valanga. Lo Russo vince a Torino. E quasi il 60% non vota

L’ex ministro oltre il 60%, Enrico Michetti fermo al 39,8%

Gualtieri sindaco, centrosinistra a valanga. Lo Russo vince a Torino. E quasi il 60% non vota
di Fabio Rossi
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Lunedì 18 Ottobre 2021, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 15:56

Roberto Gualtieri è il nuovo sindaco della Capitale. L’ex ministro dell’Economia ha sconfitto Enrico Michetti, candidato del centrodestra, con uno scarto andato ben oltre le previsioni della vigilia. Il risultato di Roma è la punta dell’iceberg di un turno elettorale che ha visto prevalere chiaramente il centrosinistra, impostosi anche a Torino (dove ha vinto Stefano Lo Russo) e, complessivamente, in otto dei dieci capoluoghi di provincia che sono andati al ballottaggio. Dopo Milano, Bologna e Napoli conquistate già al primo turno - riconfermati Beppe Sala e Matteo Lepore, Gaetano Manfredi eletto nel capoluogo campano - anche le due grandi città governate fino a ieri dal Movimento 5Stelle sono state quindi aggiudicate ai candidati espressione del Pd e dei suoi alleati. Un dato complessivamente molto negativo arriva invece dalla disaffezione verso le urne: domenica e ieri è andato a votare meno del 44 per cento degli aventi diritto, appena il 40,68 per cento nella Città eterna. Con un calo di circa 9 punti percentuali a livello nazionale rispetto all’affluenza, pur bassa, di due settimane fa, quando ai seggi si era presentato il 52,67 degli elettori.

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I dati

L’esito politicamente più rilevante è quello registrato all’ombra del Campidoglio.

Dove Gualtieri - che aveva chiuso il primo turno con un ritardo di tre punti su Michetti - ieri si è imposto con uno scarto superiore al 20 per cento: il nuovo inquilino di Palazzo Senatorio ha superato quota 60 per cento, mentre il suo rivale si è fermato al 39,8. E il centrosinistra si è aggiudicato anche 14 Municipi della Capitale su 15, con il M5S che, dopo l’ondata gialla di cinque anni fa, sparisce completamente dal panorama amministrativo cittadino. Un successo della linea del segretario dem Enrico Letta, che a Roma ha scelto di non tentare alleanze con i pentastellati o con Carlo Calenda, ma di attrarne i voti: tanto che Gualtieri ha ottenuto un ampio consenso nelle aree centrali della città, quelle che al primo turno avevano dato la maggiore linfa elettorale al leader di Azione.

La rimonta

Partito dal 27 per cento dei voti ottenuti il 3 e 4 ottobre, Gualtieri è così riuscito a invertire completamente i rapporti di forza, arrivando alla vittoria. Il suo primo messaggio è di distensione nei confronti dei tre avversari, che ringrazia citandoli uno per uno, e di apertura a tutta la città: «Iniziamo subito a lavorare: è il tempo di realizzare un grande patto per lo sviluppo e l’occupazione - sottolinea il nuovo sindaco della Città eterna - Chiedo a tutte le forze di questa città di partecipare ad una grande stagione di rilancio». Poco dopo, la festa a Santi Apostoli, la storica piazza dell’Ulivo e dei suoi sindaci Francesco Rutelli e Walter Veltroni, affiancato da Letta e dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti. «Abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto quello che si poteva fare in queste condizioni», è il congedo di Michetti, atteso probabilmente dal suo lavoro di avvocato e tribuno in radio.

Lo scenario

A Torino il nuovo sindaco è Stefano Lo Russo, che ha superato Paolo Damilano con un divario superiore alle attese: 59,23 per cento contro 40,77. Al M5S, nei dintorni del capoluogo piemontese, è rimasto solo il Comune di Pinerolo. In totale, nei sei capoluoghi di Regione andati al voto in questa tornata elettorale amministrativa, in cinque ha prevalso il centrosinistra, lasciando soltanto Trieste al centrodestra. «Un 5 a 0 netto nelle grandi città - sottolinea il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella -. I sindaci in Italia, come in Europa, hanno un ruolo sempre più rilevante anche dal punto di vista politico». Nella città giuliana si conferma però il sindaco Roberto Dipiazza, sostenuto dal centrodestra, che con il 51,2 per cento ha avuto la meglio su Francesco Russo (48,8). Per Dipiazza si tratta del quarto mandato, vent’anni di governo spezzati a metà solo nel 2011, quando il limite dei due incarichi consecutivi gli aveva impedito di ricandidarsi.

I capoluoghi

Per il resto, Pd e alleati strappano vittorie in piazze molto importanti per il centrodestra: come Cosenza, città del neopresidente di Regione Calabria, Roberto Occhiuto; Varese, da dove vengono pezzi da 90 del Carroccio come Giancarlo, Giorgetti, Roberto Maroni e il governatore lombardo Attilio Fontana. E Latina, dove l’uscente Coletta ha ribaltato l’esito del primo turno e vinto sullo storico ex sindaco Vincenzo Zaccheo. Inoltre, il centrosinistra conquista il Comune di Savona e conserva quello di Caserta. Sono liste civiche di area politica centrista, infine, quelle che hanno portato Clemente Mastella a confermarsi primo cittadino di Benevento.
 

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