Regionali e referendum, ipotesi election day il 6 o 13 settembre. Zaia, De Luca, Emiliano e Toti per la riconferma

Fase 2. Elezioni regionali, quando si vota: 6 o 13 settembre
di Simone Canettieri
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Giovedì 21 Maggio 2020, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 17:46

Sei o tredici settembre. Sono le date su cui si sta indirizzando in questo momento il governo per indire le prossime elezioni regionali, comunali e il referendum. Si tratta di sfide elettorali previste in primavera ma rimandate a causa del coronavirus. I governatori da scegliere sono sei: Veneto, Toscana, Marche, Puglia, Campania e Liguria. C'è l'accordo nel governo e nella maggioranza. Il via libera arriverà con un emendamento a un decreto. «Si sta lavorando a questa possibilità, non è il governo che decide, è una scelta condivisa», spiega ai cronisti, al Senato, il premier Giuseppe Conte parlando dell'ipotesi del voto sulle Regionali in settembre.

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Ci sono diversi governatori pronti al bis e altre partite tutte ancora da decidere. In Campania Vincenzo De Luca (Pd) è pronto a succedere a se stesso; nel M5S sembra scomparsa l'ipotesi del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Schema da rivedere anche nel centrodestra. Il ragionamento di tutti è che l'emergenza covid ha rafforzato in maniera esponenziale la figura di De Luca. Un fatto simile in Veneto con Luca Zaia intenzionato a conquistare a mani basse il terzo successo consecutivo. In Liguria l'uscente Giovanni Toti, leader di Cambiamo!, vuole la rielezione. Stesso discorso in Puglia con il dem Michele Emiliano.

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