Comunali 2022, diretta. Centrodestra conquista al primo turno Genova, Palermo e L'Aquila. Ballottaggi a Verona, Parma e Catanzaro. Al Pd Taranto, Lodi e Padova

Si è votato in 978 Comuni, di cui 26 capoluoghi di Provincia o Regione. In queste ultime città, le giunte uscenti sono 18 di centrodestra, cinque di centrosinistra e tre espressione di liste civiche

Comunali 2022, la diretta
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Lunedì 13 Giugno 2022, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 15:50

Elezioni comunali 2022, la diretta. Centrodestra vince al primo turno a Genova con il sindaco uscente Marco Bucci, a Palermo con Roberto Lagalla e a Rieti con Daniele Sinibaldi. E anche a L'Aquila dove il primo cittadino uscente, Pierluigi Biondi, si conferma. Il quadro che esce dalle urne per le amministrative, che si sono tenute domenica in circa mille Comuni dei quali 26 capoluoghi, vede invece Centrosinistra e M5S eleggere il loro candidato sindaco a Lodi, strappata al centrodestra, a Padova, dove appare ormai certa la riconferma dell'uscente Sergio Giordani, e a Taranto, che esce dal commissariamento.  Non mancano i colpi di scena nelle città che tra due settimane torneranno al voto per il ballottaggio. A Verona, ad esempio, dove il centrodestra si è presentato diviso con l'uscente primo cittadino Federico Sboarina, appoggiato tra gli altri da Lega e Fdi, e l'ex sindaco Flavio Tosi, sostenuto tra gli altri da Forza Italia. Qui è avanti l'ex calciatore Damiano Tommasi. Al secondo turno andrà anche Parma, dove il candidato appoggiato da centrosinistra ed Effetto Parma di Federico Pizzarotti incassa un buon risultato e, quando le sezioni scrutinate sono più della metà, ottiene il doppio dei voti del candidato di centrodestra e in passato già primo cittadino, Pietro Vignali, con il quale se la vedrà il 26 giugno.

Elezioni comunali, la diretta

Ore 0.43 - A Guidonia Montecelio, Comune fino ad oggi guidato dal Movimento 5 Stelle, il campo largo del centrosinistra perde la sfida: al ballottaggio contro Mauro Lombardo, civico, ex An, dovrebbe andare il centrodestra con Alfonso Masini.

Infatti, in base ai dati pubblicati sul sito della Comune, la terza città del Lazio più grande ad avere per prima una giunta pentastellata, oggi vedrà fuori dal secondo turno il candidato sindaco dell'alleanza giallorossa, targata Pd-M5s, Alberto Cuccuru, con uno scarto di circa 200 voti e con il Movimento che non arriva al 5 %.

Ore 23.42 - A Palermo il centrodestra fa l'en plein. Con la vittoria di Roberto Lagalla al primo turno scatta anche il premio di maggioranza. Alla coalizione, al momento intorno al 55%, vanno così 24 seggi (su 40) in Consiglio comunale che saranno ripartiti alle liste che superano lo sbarramento del 5%. La legge elettorale per gli enti locali in Sicilia prevede che il premio scatti se la coalizione supera il 40% ma non va oltre il 60%. Sedici i seggi per le opposizioni, uno va al candidato sindaco perdente: in questo caso a Franco Miceli (Centrosinistra), giunto alle spalle di Lagalla con un distacco di circa 20 punti.

Ore 23.33 - Il candidato di centrosinistra Andrea Furegato è il nuovo sindaco di Lodi. Quando sono state scrutinate 37 sezioni sulle 43 totali, Furegato, 25 anni, è al 58,93% contro il 37,24% della candidata sostenuta dalla coalizione di centrodestra, Sara Casanova, sindaco uscente della Lega.

Ore 22.52 - Il voto disgiunto, cioè la possibilità di votare per una lista e per il candidato sindaco di un altro schieramento, penalizza Roberto Lagalla, vincitore delle amministrative a Palermo. Il neo sindaco prende 7 punti in meno rispetto al risultato delle liste di centrodestra che lo sostengono, che sono intorno al 55%. Buona parte di questi voti vanno a Fabrizio Ferrandelli, che naviga intorno al 15%: 5 punti in più delle quattro liste che lo appoggiano; gli altri due punti se li dividono Franco Miceli (28% contro 27 della coalizione) e Rita Barbera (4% contro 3%).

Ore 22.26 - Nel voto di lista emerge un testa a testa tra centrodestra e centrosinistra. Secondo gli ultimi dati elaborati da YouTrend, nel totale dei comuni con oltre 15mila abitanti la lista più votata è il PD (17,2%),davanti a Fdi (10,3%), Lega (6,7%) e Fi (4,6%). La parte del leone, scrive il portale, la fanno però le liste civiche: quelle di c.destra (che raccolgono ben il 22,2%) ma anche quelle di centrosinistra (18,7%). Nel complesso, le liste di centrodestra ottengono il 43,8% dei voti validi, contro il 41,9% ottenuto dalle liste della coalizione «giallo-rossa», in cui però spicca in negativo il dato del M5S, che raccoglie solo il 2,1%.

Ore 21.53 - Non ci sarà bisogno del ballottaggio nei due comuni umbri con più di 15 mila abitanti - Narni e Todi - dei sette complessivamente chiamati alle urne per le amministrative. A Narni l'assessore uscente alla Cultura e allo Sviluppo economico - sostenuto da Pd, Psi, M5s, Lista civica Lucarelli sindaco e Unità per Narni sinistra civica ecologista - ha ottenuto il 64,79 per cento delle preferenze, pari a 5.409 voti. A Todi confermato Antonino Ruggiano, sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Todi tricolore e Per Todi con Ruspolini. Ha ottenuto il 58,11 per cento delle preferenze, pari a 4.520 voti Fra gli akltri, a Cascia è stato eletto l'unico candidato, Mario De Carolis («Patto per Cascia»). A Deruta Michele Toniaccini («Cittadini per Deruta») ha ottenuto il 70,91 per cento delle preferenze. Nel piccolo comune di Poggiodomo ha vinto Filippo Marini («Poggiodomo di tutti»), con il 51,90 per cento, pari a 41 voti in tutto, tre in più della sfidante, Marina Amori.

Ore 21.28 - Tredici ballottaggi (in 7 è avanti il centrosinistra, in 6 il centrodestra), 9 sindaci già al centrodestra (anche se a Messina è lista civica), 4 al centrosinistra: è questa finora la fotografia dell'esito del primo turno delle Comunali 2022, al netto dello spoglio ancora in corso a tarda sera. L'impatto più forte sulla geografia delle appartenenze politiche tocca da vicino i 4 capoluoghi di Regione andati al voto, con il centrodestra che si riconferma al primo turno a l'Aquila, con Pierluigi Biondi, e a Genova con Marco Bucci, ma soprattutto riuscendo nell'impresa di strappare al centrosinistra la città di Palermo, con Roberto Lagalla.

Ore 20.32 - Il campo largo non supera il test Lazio al primo turno e il centrodestra regge solo se va unito: questo il monito per i due schieramenti nel banco di prova per la sfida a tutto campo delle regionali il prossimo anno. A Rieti il centrodestra vince al primo turno con il vicesindaco uscente Daniele Sinibalbi, appoggiato da tutto il centrodestra con in più la lista "Rieti al Centro", di Toti e Italia Viva. A Viterbo la destra divisa vede sfumare la possibilità di tornare al governo della città.

Ore 20.30 - «Quello che già oggi emerge chiaramente è che il centrosinistra vince quando è unito, quando lavora in modo più unitario possibile, quando mette in campo candidature credibili. E poi esce fuori il dato forse per noi più importante in questo momento, il Partito democratico è il primo partito d'Italia». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, commentando le amministrative in un video su Instagram.

Ore 20.09 - «Fossi in loro lo farei». Lo afferma la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in una conferenza stampa a Via della Scrofa, dopo aver chiesto a Matteo Salvini e a Silvio Berlusconi di lasciare il governo.

Ore 20.06 - A Taranto si va verso l'elezione diretta al primo turno dell'ex sindaco, Rinaldo Melucci. Quando sono state scrutinate ufficialmente 21 sezioni su 191, il vantaggio del candidato sostenuto da tutto il centrosinistra raccoglie il 61,33% delle preferenze. Nell'altro capoluogo pugliese, a Barletta, si prospetta invece un ballottaggio: l'ex sindaco, Cosimo Damiano Cannito, appoggiato dal centrodestra, dopo lo scrutinio ufficiale di 4 sezioni su 100 si attesta al 45,31%, mentre la candidata scelta dal Pd locale e dal governatore Michele Emiliano, Santa Scommegna, raccoglie il 33,2% delle preferenze, sino ad ora. In Puglia sono 50 i comuni in cui si è votato per l'elezione del nuovo sindaco e il rinnovo dei consigli comunali. 

Ore 20.01 - In base alla quarta proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione dell'84%, alle elezioni comunali a Catanzaro è sempre avanti il candidato appoggiato anche da Forza Italia e Lega (che si presentano senza simboli di partito) Valerio Donato con il 43,8% (coalizione al 52,8%) seguito dal candidato sindaco di centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle Nicola Fiorita con il 31,2% (coalizione al 25,7%), da Antonello Talerico al 13,4% (coalizione al 15,2%). La candidata sindaca di Fratelli d'Italia Wanda Ferro è invece al 9,7% (coalizione al 5,1%).

Ore 19.35 - Mentre lo scrutinio è ancora in corso (28 sezioni scrutinate su 86) al momento si profila il ballottaggio a Lucca dove è avanti il candidato del centrosinistra Francesco Raspini con il 44,09%, seguito dal candidato del centrodestra Mario Pardini al 33,89%. Più distanziato Fabio Barsanti, sostenuto anche da Italexit, all'8,87%.

Ore 19.05 - «È una bella giornata, abbiamo raggiunto un buon risultato di cui siamo molto contenti, voglio ringraziare innanzitutto i cittadini genovesi che hanno avuto fiducia in noi, soprattutto dico e ripeto che io sarò il sindaco di tutti». Così il sindaco di Genova riconfermato Marco Bucci commenta la vittoria elettorale. «Sarò il sindaco di tutti indipendentemente da quello che hanno votato i cittadini, indipendentemente se siano andati a votare o no, lo ritengo il messaggio principale», sottolinea. A votare è stato il 44% degli elettori, cinque anni fa fu il 48%. «Mi ha fatto molto piacere la telefonata di Dello Strologo».

Ore 18.17 - «Ringrazio gli elettori che hanno deciso di assegnarmi il ruolo di sindaco per il quinquennio a Palermo. C'è da segnalare la grande astensione, che lascia pensare. Cominceremo dall'insediamento assieme alla coalizione e tutto il Consiglio comunale, di maggioranza e opposizione, a lavorare per la città». Così Roberto Lagalla parlando ai cronisti nel comitato allestito per seguire lo spoglio.

Ore 18.07 - In base alla quarta proiezione del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali di Genova il candidato Marco Bucci (centro-destra) sindaco uscente, raggiunge il 55% e si confermerebbe quindi al primo turno, seguito da Ariel Dello Strologo (centrosinistra) con il 39,1%. Terzo si piazza Mattia Crucioli al 3,3%, ultima Antonella Marras al 1.6% . La copertura del campione è del 58%.

Ore 18.04 - In base alle proiezioni del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali di Parma il candidato Michele Guerra (centro-sinistra) raggiunge il 45,5%, seguito da Pietro Vignali (centro-destra) con il 21,5%. La copertura del campione è del 65%.

Ore 18.03 -  In base alla quarta proiezione del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali di Verona il candidato Damiano Tommasi (centro-sinistra) raggiunge il 39%, seguito da Federico Sboarina (centro-destra) al 30,5% ; poi c'è Flavio Tosi al 26,5%; infine si piazza Alberto Zelger al 3,1%. La copertura del campione è al 55%.

18.02 - In base alla quarta proiezione del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali dell'Aquila il candidato Pierluigi Biondi (centrodestra) è dato in vantaggio al 51,6%, seguito a distanza da Americo Di Benedetto (liste civiche) al 23,8 % e Stefania Pezzopane (centrosinistra) con il 23,2 %. La copertura del campione è del 58%.

Ore 17.40 - «I numeri ci dicono già che dove il centrodestra corre unito si portano a casa i Comuni. Dove invece ci si presenta separati (peggio ancora la separazione è anticipata da dibattiti spesso poco comprensibili ai cittadini) gli elettori giustamente puniscono il centrodestra». Così il governatore Luca Zaia, sentito dall'ANSA, commenta i primi responsi per il centrodestra alle comunali. «La visibilità politica dei dati - aggiunge Zaia - va a chi rotture non ne crea. Dobbiamo essere uniti e inclusivi, visto che la visione deve essere certamente di una coalizione di centrodestra, però altrettanto rispettosa di tutte quelle aree moderate che magari non si sentono rappresentate nel panorama politico italiano, ma possono trovare una casa comune».

Ore 17.00 - Nel Lazio, come nel resto d'Italia, è iniziato alle 14:00 lo spoglio delle elezioni comunali in 53 città chiamate alle urne. L'affluenza registrata alla chiusura è stata del 56,7 per cento pari a 316.624 elettori sui 557.732 aventi diritto. Tra i 41 piccoli comuni al voto si registrano già le prime elezioni. Primo cittadino eletto è a Nespolo, in provincia di Rieti. Si tratta di Luigino Cavallari che vince sui tre sfidanti con 84 voti pari al 55,6 per cento delle preferenze. Nespolo è la cittadina più piccola del Lazio al voto, conta 274 residenti e 171 aventi diritto. Cavallari è eletto con la lista unica Futuro e tradizione. È seguito da Emanuela Sanzi che ha ottenuto il 33,7 per cento dei voti, pari a 51 preferenze. Chiude Riccardo Cavallari con il 10,6 per cento dei voti e Paolo Nanni con zero preferenze.

Ore 16.56 - «Forse stasera il Pd sarà il primo partito. È una grande responsabilità per le prossime politiche, attorno a questa prospettiva si può costruire qualcosa di interessante». Lo ha detto Walter Verini, del Pd, sul voto amministrativo.

Ore 16.37 - «Il leader del centrodestra lo decideranno gli italiani alle prossime politiche»: il segretario della Lega Matteo Salvini lo ha sottolineato in conferenza stampa dalla sede del partito commentando lo spoglio delle elezioni amministrative. «Chi farà il presidente del Consiglio lo decideranno gli italiani. A me interessa che vada avanti il centrodestra. Se la Lega avesse un risultato eclatante ma perdesse il centrodestra - ha aggiunto - non andrei da nessuna parte». E quindi «a differenza di quelli che passano il tempo a polemizzare, io lavoro per il centrodestra unito» ha concluso.

Ore 15.26 - Alle elezioni comunali a L'Aquila il candidato del centrodestra e sindaco uscente Pierluigi Biondi è al 51,3% seguito da Americo Di Benedetto, sostenuto da liste civiche, al 23,9% mentre Stefania Pezzopane, sostenuta dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, è al 23,5%. La candidata Simona Volpe è all'1,3%. Se le proiezioni fossero confermate, Biondi sarebbe rieletto al primo turno.

Ore 15.22 - Alle comunali di Genova il candidato Marco Bucci (centro-destra) sindaco uscente, raggiunge il 54,1% e si confermerebbe quindi al primo turno, seguito da Ariel Dello Strologo (centrosinistra) con il 38,4%. Terzo si piazza Mattia Crucioli al 3%, ultima Antonella Marras al 2,5%. La copertura del campione è al 5%.

Ore 15.11 - Alle comunali di Catanzaro il candidato Valerio Donato (Fi-Lega) raggiunge il 44,1%, seguito da Nicola Fiorita (Pd-M5S) con il 30,4. La copertura del campione è del 5%.

Ore 15.04 - Alle comunali di Palermo il candidato Roberto Lagalla (centrodestra) raggiunge il 44,6%. In base alla legge regionale sarebbe eletto sindaco di Palermo. Al secondo posto Franco Miceli (centrosinistra) con il 28,7%. La copertura è del 5%.

Ore 12.32 - La coincidenza del voto per le comunali con quello per il referendum determina la necessità per gli inquirenti di comprendere anche quale sia la norma applicabile. Le indagini sono state delegate alla Digos della Questura, guidata da Giovanni Pampillonia, che, indipendentemente dalle segnalazioni mandate dal Comune alla Procuram, si era mossa, coordinata dai pm, dopo le decine di notizie di problemi ai seggi. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sono finiti i presidenti e gli scrutatori nominati in prima battuta, ma anche i sostituti entrati in gioco dopo le rinunce e che, a loro volta, hanno dato forfait all'ultimo minuto pur avendo ricevuto la comunicazione della designazione giorni fa. La Digos dovrà sentire gli oltre 200 segnalati e analizzare la documentazione da loro eventualmente prodotta con la rinuncia, per accertane la regolarità. Si dovrà anche capire se alcune rinunce siano state inviate per tempo, ma non siano pervenute al Comune per i disguidi al sistema informatico determinati dall'attacco hacker dei giorni scorsi

Ore 10.54 - Crolla l'affluenza alle urne in tutti i nove grandi comuni del Lazio, con oltre 15 mila abitanti, ieri al voto per il rinnovo dell'amministrazione comunale. Il calo maggiore (meno 12,5 per cento) è stato rilevato ad Ardea dove si è recato alle urne soltanto il 40,9 per cento degli aventi diritto pari a 14.891 cittadini. All'ultima tornata elettorale, nella città dell'area metropolitana di Roma, l'affluenza era stata del 53,4 per cento. Un forte crollo (meno 11,5 per cento) è stato rilevato anche a Ciampino, cittadina aeroportuale romana, che esce dal commissariamento dopo la caduta dell'amministrazione di centrodestra: si va dal 65,3 dell'ultimo voto al 53,8 di ieri. Segue Cerveteri che registra un crollo della partecipazione del 9,7 per cento rispetto alle ultime elezioni, passa dal 60,6 per cento al 50,1. Tra i nove grandi comuni del Lazio quello in cui la partecipazione è stata maggiore invece è Gaeta, in provincia di Latina, dove ha votato il 61,3 per cento degli aventi diritto, pari a 11.586 elettori. Anche qui si registra tuttavia un calo del 6,1 per cento dell'affluenza.

Ore 8.39 - L'affluenza definitiva alle elezioni amministrative di ieri (818 Comuni su 818) è stata del 54,72 per cento, secondo i dati definitivi del Viminale. Nella passata tornata elettorale l'affluenza era stata del 60,12 per cento. In quell'occasione si votava in due giorni.

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