Elezioni 2022, Berlusconi: «Rapporti con Putin? Erano in un contesto diverso»

Il Cav ha detto che se Renzi volesse costruire davvero il centro «lo farebbe con noi»

Elezioni 2022, Berlusconi: «I miei rapporti con Putin erano in un contesto diverso
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Giovedì 4 Agosto 2022, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 00:25

In occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche 2022, è tornato a parlare il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. L'ex premier, intervenuto questa mattina ai microfoni di Non stop news, Rtl 102.5, ha toccato vari punti passando da Renzi al suo rapporto con il presidente russo Vladimir Putin.

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Berlusconi, il rapporto con Putin

«I miei rapporti personali con Putin erano in un contesto assolutamente diverso e, tra l'altro, hanno portato alla firma del trattato di Pratica di Mare, che ha messo fine a cinquat'anni di Guerra Fredda.

Ho già detto che, con quello che è successo in Ucraina, sono assolutamente addolorato e deluso».

Al Cav è stato anche chiesto quale crede siano le intenzioni del leader di Italia Viva, Matteo Renzi che alle prossime politiche correrà da solo. «Ho già definito Renzi un intelligente giocatore di scacchi nei palazzi della politica, ma nel Paese non rappresenta nulla. Se volesse costruire davvero il centro, lo farebbe con noi», aggiunge «Se l'ho sentito? No, non ci siamo sentiti», dice l'ex premier.

Sulla sinistra

Non poteva mancare un commento sulla nuova coalizione di centrosinistra: «Trovo triste che si mettano insieme solo contro qualcuno o qualcosa», dice Berlusconi rispondendo ad una domanda sulle nuove alleanze «l'accordo Calenda-Pd è una cosa ovvia - spiega - Calenda è stato ministro di due governi di sinistra, è europarlamentare eletto con il Pd, si è autodefinito più volte di centrosinistra, il suo approdo naturale era a sinistra».

«Tutta questa operazione serviva solo a ingannare gli elettori moderati, per portarli dalla parte della sinistra, per impedire a quelli che loro chiamano 'le destre" di governare. Non ci riusciranno, ma trovo triste che si mettano contro solo contro qualcuno o contro qualcosa. Ma la sinistra è sempre stata così: essendo divisa e povera di idee, per stare insieme deve trovare un avversario da combattere».

«Mi candido? Non lo so, sono più utile all'Europa»

«Candidarmi? Non ho ancora deciso. Certamente le notizie circolate circa la mia ambizione a diventare presidente del Senato sono totalmente infondate». Così il leader di Forza Italia, su una sua futura candidatura.

«Io presidente del Consiglio? L'ho fatto per dieci anni, e nessun governo come il nostro ha realizzato tante cose. Adesso bisogna lasciare che ci sia qualcuno che possa fare ancora delle buone cose», aggiunge l'ex premier che, incalzato sull'ipotesi di una sua candidatura aggiunge: «Forse mi candiderò per il Senato, ma penso che potrei essere più utile all'Italia, all'Europa e al mondo restando in Europa, convincendo l'Unione Europea a darsi una posizione che la possa mettere in confronto con gli Stati Uniti, con la Russia e con la Cina».

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