Solamente la scorsa settimana la Camera aveva votato una serie di mozioni per contrastare le vecchie e nuove forme di antisemitismo, il tutto mentre ci troviamo a pochi giorni dal settantacinquesimo anniversario della deportazione degli ebrei di Roma. «È un fatto di una gravità inaudita che le stesse istituzioni che hanno votato una legge sul negazionismo abbiano potuto ospitare un’istituzione di questo tipo. Le aule del Parlamento italiano, simbolo della democrazia di questo Paese, dovrebbero servire per promuovere i valori di libertà e rispetto e non fornire accoglienza a chi nega la storia».
LE REAZIONI
«L'audizione in commissione Affari esteri della Camera dei deputati dei rappresentanti del think tank iraniano Institute for Political and International Studies che, nel 2006, ha organizzato una conferenza negazionista dal titolo "Review of the Holocaust: Global Vision" “rappresenta un episodio inaccettabile».
E’ quanto dichiarato oggi dall’ambasciatore d’Israele a Roma, Ofer Sachs. «Se sul tema dell'accordo nucleare è possibile non condividere una comune visione, ciò su cui non ci si può invece dividere è sulle invettive della Repubblica islamica contro Israele e il suo diritto ad esistere pronunciate durante l’audizione», ha aggiunto Sachs. Il diplomatico ritiene «che il parlamento italiano, simbolo della democrazia del Paese, non possa ospitare chi promuove idee negazioniste, antisemite e antisioniste».
Anche il Benè Berith di Roma - Ben Amozegh esprime grande preoccupazione e sdegno a seguito dell’audizione in Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati dei rappresentanti del think tank iraniano Institute for Political and International Studies. «Il Parlamento italiano - dice il presidente della associazione, l'avvocato Federico Ascarelli - deve rimanere garante dei valori democratici e non può ospitare chi diffonde idee antisemite, anti sioniste e negazioniste. Lo afferma
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