Draghi, la magia che ha sorpreso Mosca. Il Financial Times: «Decisivo per le sanzioni alla Banca centrale russa»

Le telefonate con Ursula von der Leyen e il rapporto con il capo del Tesoro Usa: così la velocità di azione ha messo la Russia all'angolo

Draghi, la magia che ha sorpreso Mosca. Il FT: «Decisivo per le sanzioni alla Banca centrale russa»
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 16:28 - Ultimo aggiornamento: 19:27

L'Europa si è aggrappata nuovamente a Mario Draghi in quella che è stata la dichiarazione di guerra economica alla Russia. Le sanzioni, racconta il Financial Times, sono nate il terzo giorno di guerra: Ursula von der Leyen ha chiamato il premier italiano chiedendogli di discutere i dettagli direttamente con Janet Yellen, la segretaria del Tesoro degli Stati Uniti. «Draghi deve fare una magia con Yellen», era la frase che circolava tra i grandi del pianeta. Ed entro la sera, l'accordo era stato raggiunto. 

Yellen, che presiedeva la Federal Reserve statunitense, e Draghi, ex capo della Banca centrale europea, sono tra i veterani di tutte le crisi economiche drammatiche, dal crollo finanziario del 2008-09 alla crisi dell'euro. «Per tutto il tempo hanno mostrato calma e stabilità mentre i mercati finanziari erano in agitazione», si legge. Ma in questo caso, il piano concordato da Yellen e Draghi per congelare gran parte dei 643 miliardi di dollari di riserve in valuta estera di Mosca era qualcosa di molto diverso: si stava effettivamente dichiarando guerra finanziaria alla Russia. 

 

L'iniziativa di Mario Draghi

È stato proprio il premier Mario Draghi a prendere l'iniziativa nei confronti della banca centrale russa, prevedendo sanzioni per congelare le riserve in valuta estera e cogliendo alla sprovvista Mosca. Il Financial Times lo spiega in un articolo «La militarizzazione della finanza: come l'Occidente ha scatenato shock sulla Russi».

Il quotidiano racconta che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha chiamato il premier italiano chiedendogli di discutere i dettagli delle misure direttamente con la segretaria del Tesoro Usa. «Un accordo era vicino, ma, a Washington, la segretaria del Tesoro Janet Yellen stava ancora rivedendo i dettagli della misura più pesante e sensibile per il mercato: sanzionare la stessa banca centrale russa», scrive il FT.

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Gli europei erano ansiosi di fare in fretta, così von der Leyen ha chiamato Draghi. «Eravamo tutti in attesa, chiedendoci: "Come mai ci vuole così tanto tempo?"», dichiara un funzionario dell'Ue al Financial Times. «Poi è arrivata la risposta: Draghi deve usare la sua magia con Yellen. Entro la sera, l'accordo era stato raggiunto», aggiunge il giornale.

Il Financial Times ricorda inoltre che «in Europa è stato Draghi a spingere l'idea di sanzionare la banca centrale russa durante il vertice di emergenza Ue la notte dell'invasione. L'Italia, grande importatore di gas russo, in passato era stata spesso titubante riguardo alle sanzioni. Ma questa volta il leader italiano ha sottolineato come «le riserve valutarie della Russia potevano essere utilizzate per attutire il colpo di altre sanzioni» e che per evitarlo queste andavano congelate.

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