Dpcm, pasticcio sull'asporto. Spostamenti, amici, seconde case, parrucchieri: tutte le misure

Dpcm, pasticcio sull'asporto. Spostamenti, amici, seconde case, parrucchieri: tutte le misure
di Francesco Malfetano
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 01:02 - Ultimo aggiornamento: 10:06

ROMA A poco più di 48 ore dalla scadenza del precedente, Draghi ha firmato ieri il nuovo Dpcm, scatenando da subito qualche polemica. Il testo, in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile (inclusi la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta), conferma gran parte delle norme già in vigore, come il divieto di spostarsi tra regioni (anche se gialle o bianche) o il coprifuoco tra le ore 22 e le 5, e compie alcune precisazioni. Ad esempio l’obbligo di avere con sé la mascherina e indossarla (anche in zona bianca) soprattutto nei luoghi chiusi diversi dalle abitazioni, ma anche l’invito a non ricevere in casa dei non conviventi. 

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In tutta Italia però, tra le polemiche, il testo consente nuovamente l’asporto di bevande dopo le 18 e fino alle 22.

Una scelta che ha spinto da subito Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, ad attaccare il governo perché così favorirebbe «di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida», proprio «mentre chiude le scuole». Un attacco che portato il ministero della Salute a precisare che la concessione riguarda solo enoteche e market specializzati (non i bar quindi) e che resta comunque sempre vietata la consumazione sul posto. 

Socialità

In zona rossa vietato far visita ad amici e parenti


Le zone rosse (al momento solo Basilicata e Molise) sono le aree più interessate dai nuovi provvedimenti del Dpcm che entrerà in vigore dal 6 marzo. Non solo la chiusura delle scuole (al pari di quanto avverrà nelle zone in cui i contagi superano i 250 ogni 100mila abitanti) o la serrata imposta per la prima volta a parrucchieri e centri estetici, nelle aree connotate da un rischio maggiore sarà anche vietato far visita a casa di amici e parenti, pure una sola volta al giorno come è invece consentito nel resto del Paese. Non solo in zona rossa (in cui non è consentito spostarsi senza validi motivi) è stata anche vietata la possibilità di raggiungere una seconda abitazione. 

Spostamenti

Case-vacanza solo nelle aree gialle o arancioni

I punti di partenza restano il coprifuoco (dalle ore 22 alle 5) e le restrizioni “a colori”. Per cui in zona rossa non si può uscire di casa senza valide motivazioni (come il rientro presso la residenza) mentre in arancione non si può uscire dal comune e in giallo dalla regione. Confermati inoltre il divieto di varcare i confini regionali (anche in fascia bianca o gialla) e le limitazioni sulle seconde case. In queste ci si può andare soltanto se in zona bianca, gialla o arancione, se a spostarsi è un nucleo familiare e se la casa non è abitata da altri. Bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da prima del 14 gennaio 2021. Ovviamente da zone rosse o arancione scuro non si possono raggiungere case in zone di altro colore. 

Tempo libero

Dal 27 tornano cinema e teatri, niente palestre

Il Dpcm firmato ieri dal premier Mario Draghi ha confermato quanto trapelato nei giorni scorsi riguardo al mondo della cultura. In primo luogo, esclusivamente nelle zone gialle, è confermata la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. In più, dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, si prevede l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Ma soprattutto - la data di riferimento è sempre il 27 marzo - nelle zone gialle potranno riaprire teatri e cinema, con posti preassegnati e nel rispetto delle norme di distanziamento (la capienza non può superare il 25% e gli spettatori dovranno essere al massimo 400 all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala). Niente da fare per palestre, piscine e impianti sciistici, che restano chiusi. 

Video

Pub e ristoranti

La sera sono off limits ma si può portar via

Non erano attese e non ci sono state particolari novità sul destino delle attività di ristorazione della Penisola. Il nuovo Dpcm infatti conferma l’impianto precedente che prevede la chiusura dopo le 18 di bar e ristoranti in zona gialla e la sola possibilità di asporto o consegne a domicilio in area arancione e rossa. Niente da fare quindi per la riapertura a cena chiesta a gran voce da più parti.


La sola novità riguarda la vendita d’asporto di bevande. In tutte le zone, è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 imposto agli esercizi di commercio al dettaglio di bevande. Un via libera immediatamente contestato che ha spinto il ministero ad intervenire con una precisazione (il testo del provvedimento non è chiarissimo) che il divieto resta per bar e attività affini, ma non riguarda le attività con codice Ateco 47.25 come le enoteche e i discussi minimarket. Sempre vietata la consumazione sul posto. 

Attività

Barbieri e parrucchieri chiusi in zona rossa

Confermati tutti i divieti in vigore ormai da mesi: a centri commerciali e mercati nel weekend, a piscine e palestre, agli impianti sciistici, alle sale giochi, alle feste private e alle discoteche. Nulla di realmente nuovo. La novità - in questo caso peggiorativa rispetto a quanto accaduto fino ad oggi - riguarda barbieri, parrucchieri e centri estetici. Tutte le attività di cura della persona dovranno chiudere se si trovano in zona rossa. In pratica non ci si fida più degli stringenti protocolli che hanno permesso a questo tipo di attività di tenere sempre le serrande alzate. 
 

Non solo. Il governo nel Dpcm precisa che in zona bianca (e dunque in questo momento solo in Sardegna), restano altresì sospesi gli eventi che possono comportare con grande facilità assembramenti come fiere e congressi o, anche, l’accesso del pubblico negli stadi.

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