I gestori delle discoteche ricorrono contro la scelta del Consiglio dei ministri di mantenere chiuse le loro attività. Alcuni di loro hanno deciso di impugnare il nuovo decreto davanti ai propri Tar competenti territorialmente. A riferirlo è l'Associazione Giustitalia, che spiega: «Attraverso più ricorsi ai tribunali amministrativi presentati dagli esercenti, i gestori chiedono l'annullamento del nuovo decreto nella parte in cui impone il mantenimento della chiusura dei locali».
Green pass, discoteche chiuse. Ira dei gestori. Draghi: «Accordo per i risarcimenti»
I gestori non hanno nulla da obiettare, invece, sull'obbligo di indossare la mascherina anche mentre si balla.
«Chi esercita professionalmente attività imprenditoriale da ballo - continua la nota - sono mesi e mesi che non ha entrate, a parte una piccolissima parentesi di luglio scorso, e deve (comunque) pagare gli affitti, i dipendenti, e ci sono famiglie che vivono su queste attività. E poi ci sono anche decine di migliaia di lavoratori stagionali che vivono di stipendi mensili ora azzerati: camerieri, dj, musicisti, addetti alla sicurezza, barman, personale dei locali, ballerini, imprese di spettacolo». Secondo Giustitalia, infine, per «la conseguente privazione di luoghi che possono essere messi in sicurezza e controllati dalle forze dell'ordine potrebbe comportare il rischio concreto di "aggregazioni selvagge ed abusive" (soprattutto da parte dei ragazzi) in luoghi privati improvvisati senza alcuna sicurezza sanitaria e senza alcuna vigilanza».