Elezioni, le speranze di Bonaccini e del Nazareno nell'alta affluenza

Elezioni, le speranze di Bonaccini e del Nazareno nell'alta affluenza
di Mario Ajello
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Domenica 26 Gennaio 2020, 12:17
Si vota, finalmente. E la sinistra tende a superare. «Ragazzi», dice Stefano Bonaccini ai suoi, «dobbiamo crederci perché ci sono i motivi per farlo». L’Emilia-Romagna non è detto che sarà infelix per il Pd e per il suo candidato. Il pessimismo di queste ultimissime settimane appare irrazionale - si ragiona tra i dem a Bologna ma anche a Roma, nel Nazareno che si prepara alla lunga notte elettorale - per un semplice motivo: nessun sondaggista può calcolare quanto sarà l’affluenza, la vera incognita elettorale. Al Nazareno confidano che un numero alto di elettori soprattutto a Bologna, Reggio Emilia e Modena (e in alcuni casi c’è anche stamane la fila per ritirare il certificato elettorale a differenza di cinque anni fa quando l’astensionismo superò il 60 per cento) possa trainare al successo Bonaccini. Ecco, la vera speranza per il Pd è che, a forza di chiamare un referendum su di sé, Salvini finisca per mobilitare gli elettori di sinistra disillusi, distratti, in passato tentati dai 5 Stelle, che potrebbero tornare alle urne per fermare l’invasore milanese.
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