Di Maio, spunta l'ipoteca di Equitalia su beni del papà per «debiti mai pagati»: è congelata dal 2010

Di Maio, spunta l'ipoteca di Equitalia su beni del papà per «debiti mai pagati»: è congelata dal 2010
di Gigi Di Fiore
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Domenica 2 Dicembre 2018, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 15:14

Eccola la grana forse più pesante del padre di Luigi Di Maio. C'entra la ex Equitalia Polis spa (oggi Agenzia entrate riscossione), c'entrano debiti fiscali. Un'ombra a cinque zeri. È il primo settembre del 2010, quando la Equitalia Polis spa di Napoli, con sede in via Bracco, decide di iscrivere un'ipoteca legale nei confronti di Antonio Di Maio per debiti fino a quel momento mai pagati. L'iscrizione alla conservatoria di Santa Maria Capua Vetere è di due giorni dopo, eseguita entro i 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale.
 



Debiti pregressi, tanto che l'impresa edile di famiglia, la Ardima, dal 2006 è intestata come ditta individuale a Paolina Esposito, moglie e in quel momento docente di lettere, di Antonio Di Maio. L'ipoteca nasce da un credito dell'Equitalia di 176.724,59 euro. Una somma rilevante, naturalmente iscritta, come da prassi, per la somma doppia di 353.449,18 euro. Tre gli immobili ipotecati. Due sono particelle di terreni, quelli di via Umberto a Mariglianella. Si tratta delle già note particelle 811 e 1309. Poi, sempre in via Umberto a Mariglianella, viene ipotecato un fabbricato costruito nel 1981. In otto anni, il debito non è stato mai pagato. In quel momento, Luigi Di Maio aveva 24 anni, era già passato per gli impegni politici universitari, era già iscritto all'albo dei pubblicisti campani e aveva avviato da tre anni l'importante meet up di Pomigliano. Proprio nel 2010, mentre il padre riceve l'iscrizione dell'ipoteca per quel corposo debito con il fisco, Luigi Di Maio si candida a consigliere comunale di Pomigliano, senza riuscire ad essere eletto.

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