L'Isis torna a minacciare Luigi Di Mai su uno dei suoi organi di propaganda. La rivista Al Naba ha pubblicato una foto del ministro degli Esteri e del collega americano Antony Blinken in occasione del vertice della coalizione anti-Daesh del giugno scorso a Roma. Di Maio era già stato oggetto di minacce sulla stessa rivista lo scorso luglio, proprio all'indomani del summit. Ed anche questa volta, come allora, la politica italiana si è stretta intorno al titolare della Farnesina senza distinzioni di appartenenza. La ministeriale anti-Daesh del 28 giugno a Roma, promossa da Italia e Stati Uniti, ha segnato una tappa importante per rinnovare gli sforzi coordinati nella lotta contro il gruppo jihadista. Due anni dopo l'ultima riunione, le delegazioni di 80 Paesi hanno concordato sul fatto che l'Isis «è stato sconfitto nella sua dimensione territoriale, ma non è stato sradicato», aveva sottolineato Di Maio dopo aver presieduto i lavori con Blinken.
Minacce a Luigi di Maio dalla rivista dell'Isis Al Naba
E proprio i capi delle due diplomazie sono finiti nel mirino dell'ultima pubblicazione di al Naba.
Nell'area è schierato un contingente internazionale di cui anche l'Italia fa parte, a dimostrazione che nel governo la lotta all'Isis è considerata ancora prioritaria. Ed è condivisa da ogni parte politica. Da questo punto di vista, unanime è stata la condanna alle nuove minacce dei terroristi contro Di Maio. A partire dai presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico e dal presidente del Copasir Adolfo Urso, che ha espresso «preoccupazione» per la seconda minaccia in quattro mesi ai danni del ministro ed ha messo in guardia dai processi di «radicalizzazione dei cosiddetti lupi solitari». Dai partiti la solidarietà è stata bipartisan. In prima linea i colleghi dell'M5s e del leader Giuseppe Conte, secondo cui «l'impegno» del ministro degli esteri «al servizio del Paese e della stabilità internazionale non sarà scalfito da atti intimidatori». Attestati di vicinanza anche da Pd, Italia Viva, Articolo Uno, Forza Italia, Lega, e Fratelli d'Italia dall'opposizione. Per Giorgia Meloni «il terrorismo islamico è un pericolo globale a cui ci si oppone restando uniti e compatti». Mentre il ministro della Difesa Roberto Guerini ha sottolineato che «l'Italia è e resterà in prima linea nella lotta all'Isis e contro ogni forma di terrorismo».
Sono vicino a @luigidimaio per le nuove, gravissime minacce ricevute dai terroristi ISIS. Non ci fanno paura: il suo impegno, al servizio del Paese e della stabilità internazionale, non sarà scalfito da atti intimidatori. Chi tocca Luigi tocca ognuno di noi.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) November 13, 2021
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