Manovra attesa in Aula per il voto: verso fiducia su testo del governo

Manovra attesa in Aula per il voto: verso fiducia su testo del governo
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Giovedì 20 Dicembre 2018, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 17:27

Arriverà con ogni probabilità domani, in Aula al Senato, il maxiemendamento alla legge di bilancio. Lo si apprende a margine dei lavori della commissione Bilancio di Palazzo Madama. Il testo della manovra dovrebbe essere inviato in Aula alle 17, senza mandato al relatore e senza che al momento alcun voto sia stato effettuato. Ma solo domani, intorno all'ora di pranzo, si stima possa essere pronto il maxiemendamento su cui il governo porrà la fiducia, con la versione finale della manovra, comprese le modifiche annunciate dopo l'accordo con l'Unione europea.

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Intanto, in attesa della votazione, il vicepremier Luigi Di Maio cerca di fare chiarezza sull'aumento dell'Iva. «Non è previsto alcun aumento quest'anno e non ci sarà nei prossimi anni. Come abbiamo dimezzato quest'anno le clausole le dimezzeremo nei prossimi anni». Lo ha detto il ministro dello sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio a Circo Massimo su radio Capital in merito alla revisione delle clausole di salvaguardia, che prevede aumenti Iva per 23 miliardi nel 2020 e quasi 29 (28,75) nel 2021 e nel 2022, come emerge dall'emendamento del governo che recepisce l'accordo con la Ue sulla Manovra. 

 


«Anche questo modo di fare contabilità pubblica deve cambiare - ha aggiunto - Il fatto di aver evitato la procedura di infrazione mi rende molto contento, ma questa Europa deve cambiare e il 2019 con le elezioni europee deve essere l'occasione per eliminare una serie di convenzioni legate alla austerity che richiederanno nei prossimi anni un cambiamento epocale». E ancora: «Smentisco il fatto che abbiamo tagliato 4 miliardi di investimenti. Gli investimenti restano, alcuni vanno in flessibilità perché sono sul dissesto idrogeologico. La maggior parte degli investimenti che mettiamo sono legati al dissesto. La manovra per quanto riguarda gli investimenti resta ambiziosa». E poi sulla definizione della manovra commenta: «Penso che sia una vittoria degli italiani: tutte le promesse sono state mantenute. Quando abbiamo creato questo governo, che è venuto fuori dal dialogo tra M5S e Lega, le figure come Conte, Tria e Moavero sono state individuate per momenti come questo, in cui bisognava portare a casa promesse». Quindi sono più bravi di voi a trattare?, chiede il conduttore cui risponde Di Maio: «Sono persone che, facendo il presidente del Consiglio, il ministro dell'Economia e degli Esteri sono più legittimati a parlare di noi. Faccio i complimenti a Conte, ma Di Maio e Salvini sono contenti». E sulla scelta di salire sul balcone di Palazzo Chigi fatta il giorno del varo del Def in cdm, Di Maio precisa: «Lo rifarei anche domattina. Non c'è stata la procedura di infrazione e porto a casa tutti gli impegni mantenuti. Se allora c'era il rischio della procedura, adesso non c'è quel rischio e sono ancora più contento di aver mantenuto le promesse».

Anche il vicepremier Matteo Salvini smentisce aumento dell'Iva. «Non aumenta. Non l'abbiamo aumentata per quest'anno, il 2019, e non l'aumenteremo nei prossimi anni. È un altro dei regalini che abbiamo ereditato dai governi precedenti, come la fatturazione elettronica
», assicura il vicepremier e ministro dell'Interno da Milano a margine di un incontro all'ospedale Fatebenefratelli per presentare un protocollo d'intesa per la nascita del primo laboratorio di genetica forense della Polizia di Stato in Lombardia. Commentando uno dei temi caldi relativi alla manovra, la misura che prevede l'aumento dell'Iva come clausola di salvaguardia, Salvini assicura: «Per quanto riguarda altri danni ereditati vedremo di limitarli il più possibile».

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