Il piatto forte sarà il decreto Lavoro, con un intervento sui contratti a tempo determinato e uno sconto sulle tasse per i redditi da lavoro medio-bassi. Ma il menu prevede anche una stretta all'attuale Reddito di cittadinanza, trasformato in un sostegno all'inclusione, un provvedimento in tema di disabilità e (forse) una norma sullo sport, alla voce "varie ed eventuali". Si preannuncia un consiglio dei ministri ricco quello in calendario per domani, lunedì 1 maggio, alle 11 del mattino. Una data simbolica, la festa dei Lavoratori, scelta non a caso per dare il via libera a una serie di interventi per modificare le norme sull'occupazione.
E proprio la data del 1 maggio ha innescato un botta e risposta tra Giorgia Meloni e i sindacati, in particolare la Cgil.
Il decreto Lavoro
Polemiche a parte, il provvedimento più corposo sul tavolo del cdm sarà il cosiddetto decreto Lavoro. In particolare, dovrebbe essere più facile ricorrere a contratti a tempo determinato per le imprese, con modifiche al decreto Dignità voluto dall'allora ministro Luigi Di Maio nel 2018. Rispetto a quell'impianto, resta l’assetto di fondo: il ricorso al rapporto di lavoro a tempo determinato è libero per i primi dodici mesi, e poi condizionato per un periodo successivo fino a due anni. Mentre per un rinnovo che arrivi alla soglia dei trentasei mesi (quella massima anche a livello europeo) serve un passaggio presso gli uffici territoriali del ministero del Lavoro. Quello che cambia è la causale del contratto a tempo determinato, che in base alla vecchia norma (poi sospesa durante il periodo della pandemia) doveva essere giustificato da esigenze molto specifiche (legate ad esempio a necessità impreviste o picchi di produzione temporanei). Paletti che ora dovrebbero diventare più morbidi, con le circostanze che permettono di agevolare il ricorso ai contratti a termine fissati attraverso la contrattazione collettiva con i sindacati.
Giù le tasse per i redditi bassi
Previsto poi anche un intervento sul cuneo fiscale, ossia un abbassamento delle tasse per i lavoratori dipendenti sotto una certa soglia di reddito. Secondo i calcoli della vigilia, i benefici potrebbero andare a circa 13 milioni di lavoratori, con uno "sconto" medio sulle tasse calcolato in circa 15 euro a busta paga. Novità in vista anche per quanto riguarda l'inclusione lavorativa, con il superamento del Reddito di cittadinanza: al suo posto, arriverà un "assegno di inclusione" da 500 euro mensili (modulabili a seconda della situazione familiare) per chi ha un Isee fino a 9.360 euro. Per chi è occupabile, invece, ci sarà uno "strumento di attivazione" da 350 euro mensili, per avere diritto ai quali bisognerà entrare in un percorso di formazione.
Disabilità e sport
Infine, previste misure anche per quanto riguarda un sostegno alla disabilità, con un decreto legislativo «in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità». Mentre potrebbero slittare al prossimo cdm, previsto per giovedì, alcune norme che riguardano il settore sportivo (così come la nomina di alcuni prefetti, compreso quello di Roma).